Si chiude dopo circa un anno e mezzo di lavoro e di confronto con la Regione Piemonte la tormentata vicenda relativa ai fondi dell’alluvione 2000. «L’esito è stato positivo – commenta soddisfatto il sindaco Roberto Peretti – Per quei finanziamenti fummo costretti a cancellare crediti verso la Regione di oltre 200.000 euro per opere non rendicontate. In questi lunghi mesi siamo riusciti a portare a termine la rendicontazione e abbiamo chiesto alla Regione il rifinanziamento, che l’ente ci ha comunicato di aver accettato il 27 novembre scorso. Ci verranno bonificati 232.000 euro. Ringrazio il presidente Cirio, l’assessore Marco Gabusi e i tecnici della Regione per la fattiva collaborazione».
Nel consiglio comunale di fine novembre è stato discusso anche il dossier della convenzione con l’Acquedotto della Piana per la razionalizzazione dei depuratori dei Comuni di Valfenera, Dusino San Michele e Villanova. Il confronto tra i tre Comuni e l’Acquedotto ha portato a studiare una soluzione economicamente più vantaggiosa e tecnicamente sostenibile. «Invece di realizzare altri due depuratori, uno per Valfenera e uno per Dusino – spiega Peretti – si è deciso di convogliare gli scarichi dei due paesi vicini sul depuratore di Villanova attraverso la realizzazione di due condotte. Se si pensa che ogni depuratore sarebbe costato almeno due milioni di euro, per tutta la comunità che fa riferimento all’Acquedotto della Piana sarà un bel risparmio». Il costo totale dell’opera sarà di 2.200.000 euro, già finanziati da 2 milioni del Pnrr e da 200 mila euro di fondi interni dell’acquedotto. Con il progetto presentato dall’ente sarà realizzata una nuova area filtro che permetterà di risparmiare sui costi di manutenzione e saranno razionalizzati anche i costi energetici, con un risparmio di circa il 40% sull’esistente. «Tutto questo avrà un effetto benefico anche sulle tariffe pagate dai cittadini», aggiunge il sindaco. La convenzione è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Villanova che con questo provvedimento ha accettato anche la variante al piano regolatore necessaria per il passaggio delle condotte del depuratore su fondi agricoli.
«Nonostante l’Unione del Pianalto non esista più – conclude Peretti – questo è un esempio di come la collaborazione tra diversi paesi renda concreta la necessità di unire le forze per giungere a un risultato comune».