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Monumento Graziano
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Villanova, gli onori Alpini al Generale Claudio Graziano

Gli ex allievi ufficiali del generale sono arrivati da tutta Italia per rendergli omaggio

Sono arrivati da tutta Italia gli Alpini allievi ufficiali del 111^, 113^, 115^ e 117^ corso della Smalp, la scuola militare di Aosta, per rendere omaggio al loro capitano Claudio Graziano. Hanno sfilato in un lunghissimo corteo a Villanova fino a raggiungere il monumento che hanno voluto per ricordare la memoria del generale scomparso lo scorso anno.

La commozione era tangibile. Molti gli occhi lucidi tra quegli uomini schierati. Accanto a loro c’erano Marco Graziano, fratello del generale, il Generale Davide Scalabrin, comandante dell’Accademia di Modena e il Generale Biagio Abrate, già capo di stato maggiore della difesa, che con Claudio Graziano ha condiviso gran parte della carriera militare.

A condurre la cerimonia d’inaugurazione è stato il tenente Fabio Ognibeni che ha coordinato l’iniziativa della dedica del monumento nella città di origine del Generale Graziano, ricevendo subito il supporto dell’amministrazione comunale e del Gruppo Alpini di Villanova presieduto da Claudio Oddone.

«Nel guardare quest’opera, la prima parola che mi viene in mente è gratitudine – ha detto il sindaco Peretti – perché rappresenta il segno tangibile della profonda riconoscenza ad un uomo generoso e leale, capace di mettere sempre a disposizione della Repubblica le sue competenze maturate nel corso della sua lunga carriera militare in importanti ruoli di vertice nazionali e internazionali. Ha reso onore alle forze armate e alle istituzioni italiane da fiero Alpino».

Il sindaco ha anche ricordato la statura del militare al vertice delle istituzioni europee: «Nel 2021 durante un convegno qui a Villanova – ha aggiunto Peretti – il Generale sottolineò come il mutato contesto internazionale, il ruolo degli Stati Uniti e Cina, così come l’affermarsi di nuovi attori a ridosso della regione europea e la rinnovata bellicosità della Russia di Putin, rendevano indifferibile proseguire lungo quel percorso, già immaginato da Spinelli, volto a rafforzare le iniziative comuni di difesa europea. L’Unione Europea deve parlare con una voce singola, autorevole e credibile. Oggi, con la fretta dell’emergenza dettata dal mutato atteggiamento degli Stati Uniti verso la Nato e l’Europa, risuonano i moniti del generale Graziano. Era sempre un passo avanti, nella sua vita e soprattutto negli ultimi 15 anni ha lavorato per mutare consuetudini e la burocrazia amministrativa restia ai necessari cambiamenti per garantire sicurezza e pace. Questo sito che ospita il monumento è da oggi un luogo della memoria, rende visibile ciò che non lo è, ossia la storia».

Accorato il discorso del Generale Abrate che ha ringraziato i promotori dell’iniziativa: «Il mio grazie va ai giovani allievi ufficiali di allora perché un’iniziativa che nasca dal basso come è successo rende onore ancor più al vostro capitano Graziano – ha detto rivolgendosi agli ex allievi della Smalp – siamo stati comandanti di compagnia insieme, Claudio ed io, eravamo due capitani entrambi vivaci, pieni di entusiasmo. Si faceva a gara spinti dalle stesse motivazioni interiori. Eravamo molto amici come lo erano le nostre famiglie. Ho avuto la fortuna di avere alle dipendenze Claudio Graziano come capo di stato maggiore dell’esercito. E’ stato un dipendente fedele così come era stato amico fedele e indeminticabile per me e per la mia famiglia. Voglio che sia sottolineata la sua affettuosità e la sua bontà al pari dei suoi meriti professionali».

Dalla voce dei militari che sono stati formati sotto il comando di Graziano il ritratto più personale: «La sua leadership si è sempre contraddistinta per equilibrio: severità quando necessario ma anche vicinanza e comprensione – ha detto il loro portavoce della Smalp – sapeva come spronarci senza mai farci sentire soli, ma sempre parte di un gruppo coeso che, come nelle migliori tradizioni alpine affrontava ogni difficoltà insieme. I mesi che abbiamo trasmesso alla Smal sono stati indimenticabili per tutti. La condivisione ci ha uniti profondamente. Ha saldato tra noi un legame di amicizia fortissimo che negli anni è sempre rimasto uguale. Claudio Graziano ha fatto sì che ciascuno di noi potesse indossare la penna con maggiore orgoglio e fermezza per i valori che essa rappresenta. Rimarrà per sempre nei nostri cuori la sua memoria. Continuerà ad ispirarci nelle sfide future. Ricordo le parole che ci ha dedicato in occasione del 40esimo di corso: “Le sfide non sono finite e l’Italia ha ancora bisogno di voi. Signori ufficiali buona fortuna”. Grazie capitano è stato un onore essere comandati da te. Non ti dimenticheremo mai».

Il monumento è stato benedetto dal cappellano militare, Generale di brigata Mauro Capello. Con la sfilata del Labaro nazionale degli Alpini si è chiusa la cerimonia, non prima che gli allievi Smalp si riunissero davanti al monumento per l’ultimo saluto al Generale Graziano e rompessero le righe.

 

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