La “spending review” inoltre prevede anche un definanziamento del fondo per le piccole opere comunali». Con queste premesse il bilancio di previsione che il consiglio di Villanova dovrà approvare il 27 dicembre si assesta su un principio di prudenza, considerando anche il rallentamento del quadro macroeconomico registrato negli ultimi mesi. «Dobbiamo tener conto anche del deterioramento delle prospettive di crescita a livello globale – ha aggiunto Peretti -determinate anche delle tensioni geopolitiche e da una dinamica dei prezzi ancora sostenuta a causa dell’inflazione, che è diminuita rispetto allo scorso anno, ma che continua a far salire i costi delle materie prime, di luce e gas oltre al persistere di alti tassi d’interesse, nonostante il recente lieve taglio della Bce».
Per far fronte alle maggiori spese dovute all’aumento del costo del personale e dei servizi e la diminuzione delle entrate per minori incassi derivanti da oneri di urbanizzazione e aree cimiteriali, il Comune ha dovuto ritoccare al rialzo le aliquote Irpef, mantenendo l’esenzione per i redditi inferiori a 15 mila euro. Le imposte passeranno dallo 0,21% allo 0,35% per i redditi fino a 28 mila euro; dallo 0,41% allo 0,65% per i redditi fino a 50 mila euro e resteranno invariati allo 0,80% per i redditi superiori. «Arriviamo a questa decisione dopo aver ridotto in questi anni i costi comprimibili: sostituzione di tutti i corpi illuminanti della linea pubblica con nuove strutture a led, sostituzione del le vecchie caldaie con nuovi impianti meno energivori, sostituzione de i serramenti del Municipio – conclude il sindaco – E’ una scelta difficile ma non la proporremmo se non ci fosse la reale necessità. Villanova rimane comunque con l’Irpef più bassa rispetto ai paesi confinanti».