Dopo l’ultima conferenza dei capigruppo convocata per stabilire l’ordine del giorno del consiglio comunale, la minoranza unita ha fatto trapelare attraverso un comunicato un certo disappunto per come viene condotta l’attività amministrativa dalla giunta Peretti.
«Finora abbiamo visto una normale amministrazione – esordisce il consigliere Andrea Mattana Renon – senza indirizzo politico che non valorizza il volto e il futuro del paese perché manca di linee programmatiche e visione del futuro».
Mancanza di confronto e di condivisione, disorganizzazione nel fornire i documenti per i consigli comunali sarebbero i punti di insoddisfazione lamentati dai consiglieri di opposizione.
«Sottolineate queste criticità bisogna ripartire dai cittadini che ci hanno votato – commenta Claudio Oberto – senza dimenticare che la vera maggioranza siamo noi perché uniti abbiamo dalla nostra più mandati dei cittadini di quanti ne ha Peretti».
Critico anche Max Ponte: «Villanova ha bisogno di eventi culturali e popolari come capita nelle città vicine, coinvolgendo associazioni e commercianti che animano il tessuto sociale ed economico di Villanova, elaborando progetti in grado di generare benessere economico e crescita per tutti – spiega il consigliere – Dobbiamo fare di più anche per il nostro patrimonio storico-artistico. Sulle Bissòche, che dovevano essere acquisite dallo Stato, si è fatta tanta propaganda pre-elettorale, ma non si è fatto nulla».
Si unisce al coro Davide Pavesio: «È necessario fare un ragionamento sull’utilizzo delle aree di superficie comunali per rilanciare l’economia del paese – dice Pavesio – ma per questo serve una precisa volontà politica e la scelta di muovere risorse per alcune strade che attendono da anni di essere messe in sicurezza. Villanova ha a disposizione quasi un milione di euro di fondi del PNRR da destinare alla messa in sicurezza di strade e ponti oltre alle entrate dalle sanzioni del nuovo autovelox. È importante sfruttare al meglio queste grandi opportunità».
Il sindaco Roberto Peretti, chiamato in causa, risponde alle critiche senza tirarsi indietro: «Non nego una certa sorpresa – afferma – finora abbiamo sempre dialogato in conferenza capigruppo per stabilire l’ordine del giorno dei consigli comunali. Per quanto riguarda gli atti messi a disposizione dei consiglieri, da regolamento abbiamo tempo fino a 48 ore prima del consiglio, anche perché non sempre sono pronti 10 giorni prima quando ci vediamo con i capigruppo. Per quanto riguarda la visione mi sembra che sia ben chiara e l’abbiamo messa in pratica. Prima di tutto mettere in sicurezza i conti con la sistemazione delle pendenze di bilancio che erano rimasti aperti per contabilizzazioni non fatte. Abbiamo poi affrontato l’emergenza “bollette” completando l’efficienza della rete di illuminazione comunale ottenendo oggi un risparmio considerevole per il bilancio comunale. Infine abbiamo puntato alla realizzazione del distretto sanitario ottenendo fondi dalla Regione e dalla convenzione con l’Asl. Nei due anni di cose ne sono state fatte e possiamo concentrarci sul completamento del programma elettorale nel futuro. Certo si può sempre migliorare ma non mi si può accusare di mancanza di dialogo».
