È già stata delimitata l’area dove è stato realizzato il basamento per collocare il monumento dedicato al Generale Claudio Graziano, cittadino onorario di Villanova, scomparso lo scorso giugno. Voluto dai suoi ex allievi della scuola di formazione Ufficiali di Complemento Alpini di Aosta, il monumento è stato accolto dalla comunità villanovese con grande partecipazione. Il Comune ha concesso l’area tra via degli Alpini e piazza Alfieri e il Gruppo Alpini ha organizzato la cerimonia per tributare tutti gli onori all’illustre commilitone.
L’appuntamento per l’inaugurazione è fissato per domenica 16 marzo secondo il protocollo delle celebrazioni degli Alpini: alzabandiera in piazza del Municipio alle 9,45 con gli onori al Labaro nazionale dell’Ana, celebrazione della messa in piazza Supponito alle 10, corteo alle 11 e sfilata fino all’area del monumento con inaugurazione alle 11,30.
«Abbiamo aderito subito alla richiesta degli allievi della Smalp (la Scuola militare Alpina) del Generale Graziano per la collocazione di un monumento in suo onore – dice Claudio Oddone, responsabile del Gruppo Alpini di Villanova – alla cerimonia saranno presenti i referenti dell’Ana provinciale e il presidente nazionale Sebastiano Favero».
Gli onori tributati al Generale Graziano sono partiti dallo spirito di fratellanza e amicizia sincera dei suoi ex allievi, rimasti “orfani” della sua presenza in maniera inaspettata: «Per noi, prima che un militare, è stato un amico e un esempio nella vita – dice Fabio Ognibeni, tenente formato alla scuola di Aosta da un giovane capitano Graziano, istruttore nei corsi 1983-1985 – al di là della sua luminosissima carriera è stato per tutti noi un punto di riferimento. Più che una formazione militare, che pure abbiamo avuto, il Generale ci ha trasmesso i suoi alti valori di moralità ed etica che ci hanno fatto da guida nella nostra vita personale e professionale. Dopo l’esperienza militare ciascuno di noi ha intrapreso la sua professione, ma lo spirito di unità trasmessoci in quei 5 mesi e mezzo di corso dal nostro capitano, ci ha tenuti uniti e legati per oltre 40 anni e abbiamo sempre mantenuto un rapporto di amicizia e rispetto reciproco. L’ultima volta lo abbiamo incontrato al raduno nazionale degli Alpini di Vicenza. Nonostante l’impegno con il ministro Crosetto, ha trovato il tempo di trascorrere con noi una mezz’ora in allegria. Nel tempo abbiamo capito quanto importanti siano stati i suoi insegnamenti, i suoi valori. Ci ha formato dal punto di vista umano più che da quello militare».