Il luogotenente dei carabinieri Gian Mario Pirastru e il dirigente della squadra mobile Loris Petrillo hanno spiegato, durante l'incontro organizzato dalla CNA, le nuove tecniche messe a punto dai
Il luogotenente dei carabinieri Gian Mario Pirastru e il dirigente della squadra mobile Loris Petrillo hanno spiegato, durante l'incontro organizzato dalla CNA, le nuove tecniche messe a punto dai malviventi per truffare il prossimo.
Uno dei raggiri è quello del finto tecnico dell'acquedotto che, inventandosi la scusa di dover pulire le condotte dal mercurio, chiede alla vittima di raccogliere i soldi e gli oggetti preziosi in un sacchetto e di metterli nel frigorifero «perché il mercurio – racconta – potrebbe danneggiarli o scioglierli». Se si crede alle sue parole si viene derubati con un espediente volto a distrarre la nostra attenzione.
Poi c'è la truffa del falso direttore/impiegato di banca il quale si presenta alla porta (dopo aver visto che abbiamo prelevato una certa somma di denaro) per informarci che siamo stati truffati da un dipendente dell'istituto di credito: «L'operatore allo sportello le ha rifilato dei soldi falsi – racconta il sedicente direttore – Per fortuna me ne sono accorto. Ecco qui i soldi veri che le consegno se mi restituisce quelli falsi».
Si viene truffati anche per strada dalla finta nipote di un'anziana morta da poco. La malvivente, quasi sempre una donna, si avvicina per raccontarci di aver perso la parente. «Mia nonna assomigliava a voi – spiega mostrando una catenina – e questo gioiello è l'unico ricordo che mi ha lasciato in eredità. Ora devo venderlo per tornare al mio paese: il valore è di 15.000 ? ma a voi lo darei per 100 ?». Mentre uno ci pensa su spunta il complice che si finge gioielliere e che, con fare garbato, "certifica" il valore della catenina tentando di acquistarla. Se decidiamo di prendere l'oggetto, veniamo inesorabilmente truffati.
In strada si può essere raggirati anche da una coppia che ci versa addosso "accidentalmente" un gelato, offrendosi di portare il nostro abito in tintoria: attenzione perché i due mirano al portafoglio. Oppure si può cadere vittima di un giovane che racconta di aver bucato la ruota di scorta dell'auto (dove si trova una sedicente moglie) e che ci chiede un passaggio fino al gommista. Farlo salire in macchina significa essere quasi certamente derubati.
r.s.