Nell’Astigiano sono oltre 480 le associazioni di volontariato iscritte al Registro del Terzo settore e secondo un calcolo «spannometrico» sono oltre 6 mila i volontari. Un «esercito» (in tempi in cui gli eserciti sono tornati protagonisti) armato solo di tanta buona volontà e di voglia di fare del bene.
E’ a questo mondo, variegato, che si rivolge l’iniziativa del Csv (Centro servizi volontariato) di Asti e Alessandria, l’associazione Il Dono del Volo, la Fondazione Cassa di risparmio di Asti con il patrocinio dei un gruppo di partner tra cui La Nuova Provincia. Si tratta di un concorso riservato alle associazioni di volontariato e dedicato, non a caso, alla memoria di Mariangela Cotto «da sempre impegnata in prima linea nel volontariato locale».
«Una donna lungimirante, mi ha insegnato molto sul mondo del volontariato – ha detto introducendo la presentazione, il presidente del Csv Francesco Marzo – Quandi andiamo nelle scuole con la nostra iniziativa “Tempi di opportunità” vediamo che tra i giovani c’è interesse verso questo mondo e questo ci fa ben sperare per il futuro».
«Aiutare chi aiuta» era uno degli slogan coniati dell’ex assessore comunale e regionale «e noi su questa linea abbiamo voluto continuare» ha spiegato Donatella Boscassi che ora guida l’Associazione Il Dono del volo, «creatura» di Mariangela Cotto. «Questo concorso – ha continuato – non sarà un episodio ma vogliano fare qualcosa che resti nel tempo, vorremmo rendere questo premio permanente». E come hanno sottolineato più volte Boscassi e Marzo «questo concorso non è una sfida o una gara», perché il volontariato è «cosa» troppo importante e l’impegno di tutti non è in discussione, in qualunque ambito venga applicato.
Per l’assessore Eleonora Zollo, che ha preso le redini dei Servizi sociali dopo Cotto «il volontariato è una realtà che va sostenuta per il ruolo che svolge quotidianamente». E per Carmen Petrizzi, del Consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di risparmio «il volontariato insegna l’attenzione ai valori della vita e oggi i giovani sono morto più attenti a questi valori. E lo slogan già citato “aiutare chi aiuta” rientra pienamente nella filosofia della Fondazione che appoggia chi fa rete: un concetto importante che permette di massimizzare i risultati». Infine un ricordo di Edoardo, fratello maggiore di Mariangela: «Lei il volontariato lo viveva davvero come una passione sin da giovanissima. Ricordo che fu lei, poco più che ventenne, a promuvere la Pro loco di San Marzanotto e che puntò, come primo presidente, su un giovane».
La premiazione delle associazioni è prevista ad ottobre in occasione del Tavolontariato, un’altra delle iniziative pensate e realizzate da Mariangela Cotto.