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Cronaca

150mila litri di vino "non genuino"
sequestrati in azienda a Calamandrana

Durante un controllo in un’azienda astigiana che opera nel settore vitivinicolo la Guardia di finanza di Nizza Monferrato, insieme ai funzionari del Dipartimento dell’Icqrf Nord Ovest (Ispettorato

Durante un controllo in un’azienda astigiana che opera nel settore vitivinicolo la Guardia di finanza di Nizza Monferrato, insieme ai funzionari del Dipartimento dell’Icqrf Nord Ovest (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), ha rinvenuto e sequestrato oltre 150 mila litri di moscato e pinot, classificati “non genuini” secondo la normativa comunitaria e nazionale.

Nel corso delle ispezioni, le fiamme gialle e i funzionari della Repressione frodi hanno raffrontato i dati contabili dei registri di cantina dell’impresa di Calamandrana (At) con le qualità di vino e mosto giacenti in magazzino riscontrando, oltre a numerose irregolarità, anche l’utilizzo di prodotto vinicolo proveniente dalla Moldavia o da località sconosciute, utilizzato per tagliare illecitamente vini a “denominazione d’origine controllata e garantita” ov a “denominazione d’origine protetta”. I vini venivano inoltre sofisticati mediante aggiunta di sostanze chimiche che, a causa del loro misurato utilizzo, difficilmente sarebbero rinvenibili in caso di analisi di laboratorio.

In particolare, 125 mila litri circa di moscato moldavo e moscato di incerta provenienza sono stati sottoposti a sequestro direttamente in azienda, all’interno di alcune vasche di fermentazione e di stoccaggio, mentre 40 mila bottiglie di Pinot DOP, per un totale di circa 30 mila litri, sono state fermate e sequestrate su un camion che stava raggiungendo il porto di Livorno per essere esportato in territorio Usa. I responsabili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria competente per frode nell’esercizio del commercio e contraffazione di indicazioni geografiche e denominazioni di origine di prodotti agroalimentari.

L’azione di contrasto della Guardia di finanza e dei funzionari della Repressione frodi, nel settore vitivinicolo, contribuisce a garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti e a rafforzare la fiducia dei consumatori verso il sistema produttivo delle imprese che operano nel rispetto della legalità.

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