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Cronaca

2012 in foto
Maggio, Brignolo sindaco mentre chiudono 800 aziende

Il mese di maggio si è aperto con una tragedia. Una infermiera romena, mentre rincasava dopo una giornata di lavoro, è stata vittima di un grave incidente stradale a Vaglierano. L’urto è stato

Il mese di maggio si è aperto con una tragedia. Una infermiera romena, mentre rincasava dopo una giornata di lavoro, è stata vittima di un grave incidente stradale a Vaglierano. L’urto è stato violento e la sua auto è andata in fiamme. La donna è rimasta prigioniera nelle lamiere dell’abitacolo e i soccoritori non hanno potuto far nulla per salvarla.
Invece, per quanto concerne le feste del Santo, i fuochi d’artificio sono stati rinviati per via del cattivo tempo. Il santo ha dovuto attendere qualche giorno in più per udire i “botti” in suo onore.

Ma il mese di maggio è stato anche il mese delle urne, dove i vari candidati alla carica di primo cittadino si sono sfidati per la conquista dello scranno principale della città. La “disfida” elettorale è stata poi vinta da Fabrizio Brignolo al ballottaggio.
Si è chiusa con una buona affluenza di pubblico la fiera campionaria e intanto qualcuno ha cominciato a parlare di un suo possibile ritorno in piazza Campo del Palio.
La crisi economica ha creato seri problemi a tutte le attività commerciali e così i commercianti della città sono scesi in piazza per difendere le loro attività e per chiedere a chi di dovere un maggior sostegno.
Sempre nel mese di maggio gli ispettori Icomos venuti nel territorio per valutare la richiesta di candidatura Unesco dei vigneti del sud astigiano ha chiesto di ridefinire i perimetri dei vigneti per avere qualche garanzia in più di ottenere il risultato voluto.

Intanto sempre più gente ha iniziato a privarsi delle collanine d’oro e degli oggetti preziosi per pagare le bollette delle utenze. Cresce la frequenza di “visite” al Monte dei Pegni della Cassa di Risparmio di Asti, dove si rivolgono una trentina di persone a settimana. La crisi economica ha messo in ginocchio l’economia della città. Proprio nel mese di maggio i vertici della Confartigianato e della Cna hanno incontrato il prefetto Pierluigi Faloni per presentare il quadro desolante delle aziende astigiane. In 16 mesi, infatti, nella nostra provincia sono state chiuse oltre 800 ditte. I titolari hanno consegnato simbolicamente le chiavi delle loro ditte.

A fine maggio la città era in trepidante attesa di conoscere la nuova giunta comunale che l’avrebbe governata per i successivi cinque anni. I nomi tardavano ad arrivare, ma le congetture circa i papabili hanno intrattenuto i cittadini per settimane. Intanto le telecamere della trasmissione televisiva Ballarò sono entrate nel Cafè Conte Amico di Castell’Alfero per dare voce alla protesta dei titolari. Alcuni giorni prima, infatti, un accertamento dell’Agenzia delle Entrate aveva portato ad una sanzione di poco meno di 70 mila euro.

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