Un incendio che ha coinvolto 7 automobili, nel cortile privato di un gruppo di palazzi in corso Acqui, tra gli ultimi edifici prima della rotonda allingresso di Nizza. È successo nella notte tra
Un incendio che ha coinvolto 7 automobili, nel cortile privato di un gruppo di palazzi in corso Acqui, tra gli ultimi edifici prima della rotonda allingresso di Nizza. È successo nella notte tra martedì e mercoledì; un evento, per proporzione e per danni causati, che sembra avere scarsi o nulli precedenti in città, tanto da aver fatto ampiamente scalpore. E aver avuto come conseguenza di colore a detta di alcuni degli inquilini dei palazzi un piccolo viavai di curiosi nei giorni successivi. Un disastro di ampie proporzioni, per fortuna senza danni a persone; molte, al contrario, le conseguenze visibili sulle cose: oltre alle auto, anche segni scuri sul cornicione di uno dei palazzi, lambito da fiamme altissime. Lodore di gomma bruciata ieri mattina era ancora molto forte e si sentiva dai balconi degli appartamenti ai piani più bassi. Testimonianza visibile, le carrozzerie consumate di 3 delle vetture coinvolte, ancora parcheggiate nel cortile, due di esse non spostate dalla posizione in cui sono bruciate.
Il rogo si sarebbe innescato qualche minuto prima delle 3; alcune delle famiglie che risiedono ai piani più bassi ricordano di essere state svegliate da un boato, causato dai vetri della prima auto incendiata che andavano in frantumi: si tratterebbe di una Citroen Picasso. In pochi minuti, tempo di chiamare i vigili del fuoco, le fiamme avrebbero cominciato a propagarsi sulle altre vetture parcheggiate. Primo contagiato dalle fiamme, almeno in base a una ipotetica ricostruzione, un piccolo suv, ma in seguito danni di varia entità ad altri cinque mezzi. Cè stato anche chi, nei momenti concitati, ha avuto la prontezza di spirito di spostare la propria macchina, mettendola di fatto in salvo.
Lintervento delle forze dellordine è stato rapido, ha visto larrivo dei vigili del fuoco di Nizza e di Asti, nonché di due pattuglie dei Carabinieri dalle caserme di Incisa e Nizza. Mentre i primi lavoravano per spegnere il fuoco, i militari si occupavano di una temporanea evacuazione dal palazzo più esposto alle fiamme, per cui si poteva temere lintossicazione. Tra operazioni di contenimento e rilievi le operazioni sono andata avanti fino oltre le 5 di mattina. Necessari controlli nei garage, per verificare lespansione del fenomeno, mentre le fiamme venivano scoperte ancora a sorpresa nel bagagliaio di una delle auto incendiate. Sulle cause, le indagini sono al momento in corso; potrebbero rivelarsi determinanti le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza.
Presumibile la natura dolosa, anche per via della piuttosto remota possibilità di una combustione spontanea. Alcuni residenti riportano che la stessa vettura che ha dato il via al rogo era comunemente parcheggiata nel cortile dalle 19 del giorno stesso. Tra i resti, anche quello che secondo alcuni osservatori potrebbe apparire quanto rimane di una tanica di benzina.
Fulvio Gatti