All'anagrafe italiana è File Guli, ma per la sua grande famiglia è solo "Nana Tile" e, alle soglie dei novant'anni, ha vissuto la gioia di diventare finalmente una cittadina
All'anagrafe italiana è File Guli, ma per la sua grande famiglia è solo "Nana Tile" e, alle soglie dei novant'anni, ha vissuto la gioia di diventare finalmente una cittadina italiana. La notifica è arrivata sabato scorso, al Municipio di Asti e presto le verrà comunicata la data della cerimonia di "giuramento" alla nostra Costituzione. Lei, Matilde all'anagrafe albanese, è nata l'11 aprile del 1926 a Skoder. Da ragazzina ha studiato alle elementari, anche il latino e l'italiano poi la scuola ha chiuso e lei ha continuato i suoi studi dalle suore "Stigmatine" dove ha imparato l'arte del taglio ed è diventata una apprezzata sarta.
Un mestiere che le ha consentito di lavorare in casa crescendo quattro figli che poi, per trovare libertà e opportunità, sono giunti in Italia e qui hanno proseguito gli studi: una figlia, Luciana, presso la quale si è trasferita nel 1997 è violinista mentre i fratelli sono uno perito meccanico, l'altro ingegnere elettrico e l'altro ancora architetto. Figli che le hanno regalato finora 13 "quasi 14" come precisa lei, fra nipoti e pronipoti. Con una vitalità e un entusiasmo da far invidia ad una quarantenne, Nana Tile ha sempre coltivato la sua passione per la poesia italiana, con una preferenza per le opere del Carducci. Sabato mattina si è recata di persona a ritirare la notifica della cittadinanza italiana, accompagnata dal genero Giorgio Rubolino.
d.p.