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Cronaca

Accorpamento dei tribunali italiani
«Razionalizzare è ormai una necessità»

A margine della conversazione con Caterina Chinnici, vi è stato anche uno scambio di battute sul tema della geografia giudiziaria che, dopo un primo giro di accorpamenti di tribunali, potrebbe

A margine della conversazione con Caterina Chinnici, vi è stato anche uno scambio di battute sul tema della geografia giudiziaria che, dopo un primo giro di accorpamenti di tribunali, potrebbe riservare altre sorprese, forse anche l’unione del tribunale di Asti (che già aveva inglobato Alba) con quello di Alessandria. «Quello di un ridisegno della geografia giudiziaria italiana è un tema ineludibile e non si tornerà indietro su questa strada. Certo, qualcuno ne farà le spese ma è necessario razionalizzare», ha detto Michele Vietti, avvocato civilista, già vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura

Una risposta che non è stata né una conferma, né una smentita delle voci che circolano sul futuro della struttura di Asti. «Concordo pienamente con la necessità di ottimizzare le risorse senza tener conto dei campanilismi e arrivando così a tribunali in cui, come capita a noi avvocati, anche i magistrati siano sempre più specializzati e competenti nelle svariate aree e materie giurisprudenziali – è intervenuto l’avvocato Mirate – ma pur sempre seguendo dei criteri di efficienza e di razionalità».

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