Addio al “signor Moro”, il ristoratore Roberto Ollino
Il mondo della ristorazione piemontese piange la scomparsa di Roberto Ollino, figura iconica della cucina “Made in Asti” scomparso sabato mattina, 2 marzo 2019. “È più facile essere fedeli a un ristorante che a una donna”, diceva Federico Fellini, e il suo mitico ristorante Moro si è cristallizzato da tempo come tempio della fedeltà per tanti amanti della buona cucina. Nel segno della familiarità, visto che la location è condotta con amore e impegno da Roberto e dalla moglie Patrizia da parecchi anni. Il Moro nasce al Lungotanaro per intuizione dei genitori di Roberto: ritrovo imperdibile fin dagli anni settanta per assaporare agnolotti preparati a mano, stinco al forno, stracotti, bolliti e squisiti dolci come il mitico “mattone al cioccolato”, è passato tra le sapienti mani di Roberto, cresciuto fra i fornelli dei genitori, e della moglie Patrizia. Alcuni anni fa la struttura del Lungotanaro, ora “One More”, è stata presa in gestione dal figlio Stefano, che serve ai propri clienti non solo piatti tradizionali ma anche squisite pizze e piatti in “salsa USA”. Roberto e Patrizia avevano invece rilevato alcuni anni fa il ristorante in centro città, ex “Falcon Vecchio”, sito in via Carducci. Piatti tradizionali, pizze, crunch e molte altre squisitezze hanno accompagnato e accompagnano gli astigiani ormai da tempo, proponendo le dirette delle partite calcistiche. Già, il calcio, il grande amore di Roby assieme alla buona cucina. Nella mattinata di sabato 2 marzo ci ha lasciato un ristoratore innovativo, capace di evolversi col passare delle stagioni nel segno della modernità e di ciò che il pubblico va cercando. Un grande tifoso della Juventus, che ha seguito la formazione bianconera nei suoi tentativi di scalata alla Champions League con passione. Un amore condiviso col figlio Stefano. Ci lascia un enorme vuoto, poiché ha partecipato alla vita di molti di noi, in modo trasversale. Abbiamo cenato accanto a lui, lo hanno fatto i nostri genitori, i nostri figli. Si dice che la vita sia un lungo intervallo fra la nascita e la morte: è stato un bel viaggio, fra sorrisi, familiarità e buona cucina.