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Cronaca

Addio Maria José, “pasionaria” dell’accompagnamento

E’ mancata Maria Josè Moschietto, recentemente alla ribalta delle cronache per la sua tenacia nel perseguire il riconoscimento da parte dell’Inps dell’accompagnamento

Ha condotto tre anni una battaglia legale per farsi riconoscere il diritto all’indennità di accompagnamento, con forza e grinta a dispetto dei suoi 75 anni, della sua solitudine e della sua malattia. Malattia che però, con un colpo di coda inaspettato, se l’è portata via sabato pomeriggio, dopo un ricovero all’ospedale di Asti a seguito di una crisi respiratoria acuta.

E’ mancata così Maria Josè Moschietto, recentemente alla ribalta delle cronache per la sua tenacia nel perseguire il riconoscimento da parte dell’Inps dell’accompagnamento.

Maria Josè, per anni impiegata dell’Asl, da anni era invalida, colpita da un insieme di patologie che non le consentivano più di lavorare. Sola, per un po’ era riuscita a cavarsela dignitosamente, fino a quando è scemata gradatamente la sua capacità di camminare e di spostarsi autonomamente. Tanto che da otto anni non usciva più dal suo appartamento al secondo piano di piazza Astesano; non era in grado di camminare e il palazzo non è dotato di ascensore.

Per anni la sua vita si è consumata nelle due camere e cucina in compagnia del fidatissimo cagnolino Notty. Poi le condizioni sono ulteriormente peggiorate e necessitavano di assistenza continua; la donna aveva chiesto il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento che è stata negata per due volte dall’Inps costringendola a fare ricorso presso il tribunale il cui giudice, appena due mesi fa, ha finalmente accolto la sua richiesta.

Finita la battaglia legale, è cominciata quella durissima contro l’ultimo male, terribile, che non le ha dato scampo. Seguita dall’assistenza sociale del Comune di Asti e da una rete di amici fidati, ha mantenuto la sua indole battagliera e dissacratoria fino all’ultimo respiro.

Nella sua vita, Maria Josè si è dedicata alla sua passione per l’astrologia e per le poesie, di cui ha conservato memoria nonostante le precarie condizioni di salute. Donne vivace ed estroversa, intelligente ed ironica, ha fatto della libertà e dell’anticonformismo la sua regola di vita, scontrandosi spesso con il perbenismo imperante della provincia. Antinformista e generosa, sempre pronta a dare il proprio contributo per cause che andavano verso l’aiuto delle persone più indifese, soprattutto in tema di uguaglianza dei diritti.

I funerali della Moschietto si terranno nel primo pomeriggio di martedì alla Collegiata di San Secondo mentre il rosario sarà recitato lunedì sera, sempre nella stessa parrocchia. Ancora da definire gli orari precisi.

 Daniela Peira

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