Anche tanti ragazzi astigiani erano rimasti toccati dall’appello che l’Admo regionale e quello di Valle Belbo e Valle Bormida avevano lanciato per trovare un donatore di midollo osseo compatibile con quello di Alessandro Garzioli, 26 anni, ingegnere di Ghemme, provincia di Novara.
Una gara di solidarietà che, grazie ad un posto dell’Admo regionale su Facebook aveva acceso l’interesse e il “tifo” per questo giovane malato di leucemia con tanta voglia di sconfiggerla.
«Immersi nelle telefonate che stanno intasando le nostre segreterie, nell’organizzazione degli eventi in piazza per riuscire a dare forma all’ondata di generosità che tu hai generato ci è giunta la notizia che ci hai lasciato… e ci siamo fermati – è il toccante messaggio di Admo ieri – Ogni giorno cerchiamo di arrivare dappertutto per trovare la speranza, per trovare il donatore ma purtroppo non è abbastanza.
Tu ci lasci un testimone prezioso e non possiamo e non vogliamo fermarci perché, oggi più che mai, sappiamo quale è il traguardo da raggiungere. Lo facciamo giorno dopo giorno con impegno e dedizione perché sappiamo che ne vale la pena. Sempre. Domani ricominceremo perché tu non ci hai lasciato e sarai con noi in ogni scuola, in ogni piazza e in ogni giovane che deciderà di iscriversi mettendosi a disposizione dell’altro con un gesto semplice e immenso. Ciao Alessandro».
In Piemonte sono stati tantissimi i nuovi donatori che si sono affacciati alle varie sezioni Admo per farsi tipizzare ed per alimentare dunque la banca dati cui attingere per salvare vite.
L’Admo ricorda che cellule staminali periferiche si possono donare con prelievo da midollo osseo oppure tramite prelievo di sangue da un braccio. Possono candidarsi alla donazione del midollo le persone tra i 18 e i 35 anni di età, con un peso corporeo superiore ai 50 kg e in buona salute.
La genetica dei donatori verrà confrontata con quella di tutti i pazienti che hanno bisogno del trapianto, 5 nuovi casi solo in Italia ogni giorno.