Fortemente critico l’intervento del gruppo di Lavoro per la redazione del Regolamento del Verde della Città di Asti inviato nei giorni scorsi alla luce dei lavori di potatura che si sono tenuti in queste settimane in città.
Un gruppo di lavoro di alto profilo che comprende l’Osservatorio del Paesaggio, le principali associazioni ambientaliste (Legambiente circolo Gaia Asti, Legambiente circolo Valtriversa, WWF Asti, Lipu, Movimento Stop al consumo di suolo, Cittadinanza Attiva), l’Ente Parchi Astigiani e gli Ordini professionali che si occupano, a vario titolo, di paesaggio: Ordine degli Agronomi forestali, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri, Ordine degli Agrotecnici, Ordine dei Geologi, Ordine dei Geometri, Ordine dei Periti agrari.
«Destano forte sorpresa e vivo disappunto – scrivono in una nota congiunta – l’avvenuta esecuzione di interventi drastici di potatura, di esemplari arborei, presso la stazione ferroviaria di Asti, così come lungo Strada Valmanera (Bricco Giberto) ed all’interno dell’area parcheggio dell’ex Way Assauto in via Antica Cittadella, riconducibili tipicamente alla tecnica della capitozzatura.
Si tratta nello specifico di soluzioni tecniche assolutamente sconsigliabili che sono state puntualmente stigmatizzate nella proposta di nuovo regolamento del verde pubblico della Città di Asti proposto da Ordini professionali ed associazioni ed in corso di definizione da parte dell’Assessorato competente. Ribadiamo quindi la necessità di adozione di questo nuovo strumento di gestione del verde pubblico e privato nella città di Asti, allo scopo di poter operare con scelte e protocolli operativi corretti, per la salvaguardia, la promozione e la valorizzazione dello straordinario patrimonio verde esistente».