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Cronaca
Carabinieri

Anche un cucciolo di cane nella refurtiva della banda arrestata dai carabinieri

Sono tutti accusati, a vario titolo e con vari ruoli, di aver compiuto una sessantina di furti fra Cuneo, Asti e Pavia

Oro, preziosi, elettrodomestici, abbigliamento firmato, cibo, giochi elettronici e anche un cucciolo di cane nel bottino della banda di ladri sgominata stamattina dai carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo nell’ambito dell’inchiesta denominata “Operazione Octavia”.

I numeri, più di ogni altra cosa, rende l’idea del lavoro dei carabinieri dietro a questo gruppo di 15 persone (delle quali 12 raggiunte da misura cautelare e 3 denunciate a piede libero). Parliamo di 58 furti fra abitazioni, negozi e per strada; di questi 28 sono stati consumati in provincia di Cuneo, 1 in provincia di Asti a Mombercelli e 1 in provincia di Pavia a Varzi. Poi ci sono 23 furti in negozi a Cuneo, 2 furti con destrezza utilizzando la tecnica dell’abbraccio, 2 ricettazioni di refurtiva e ancora un furto su un’auto, sempre nel Cuneese.

Il valore della refurtiva depredata nel corso di questi colpi è stata quantificata in circa 100 mila euro.

Le indagini dei carabinieri hanno consentito di mettere insieme gli elementi comuni di ogni furto denunciato fino a stringere il campo ad una rosa di sospetti; gli indagati si conoscono bene fra di loro sia per rapporti di parentela che di amicizia per essere già stati in passato   coinvolti in procedimenti penali in concorso tra loro.

Si tratta di uomini e donne con età fra i 18 e i 50 anni, la maggior parte residente tra i comuni di Magliano Alpi e Rocca de Baldi ma con qualcuno anche residente ad Asti. Tutti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati in abitazione, esercizi commerciali e ricettazione.

«Nel corso delle indagini – scrivono i carabinieri in una nota stampa – è emersa una peculiare suddivisione dei compiti tra gli indagati: gli uomini si occupavano dei furti in abitazione mentre le donne di quelli ai danni degli esercizi commerciali. Disponevano di strumenti da scasso, mezzi di comunicazione non intercettabili e auto con targhe contraffatte per effettuare sopralluoghi e poi per compiere i furti veri e propri».

I furti in casa si sono tenuti quasi sempre in assenza dei proprietari ma non sono mancati i casi in cui, trovandola occupata, soprattutto da persone anziane, i malviventi si sono spacciati per carabinieri, poliziotti, postini o medici per farsi aprire e portare ugualmente a compimento il furto.

«In un caso – scrivono ancora i carabinieri – nel corso di un furto in un’abitazione di Barge (CN), gli indagati hanno portato via anche un cucciolo di cane che è stato sottratto alla madre dopo averle spruzzato addosso della vernice al fine di inibirne la reazione, compiendo di fatto il reato di maltrattamenti di animali».

Imponente lo spiegamento di uomini dell’Arma che stamattina è stato messo in campo per compiere contemporaneamente arresti e perquisizioni: 100 carabinieri dei quali anche alcuni del Comando di Asti. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati arnesi per lo scasso, radio ricetrasmittenti, televisori, elettrodomestici, capi di abbigliamento griffati, bici e molto altro ancora in corso di catalogazione.

(Foto repertorio web)

 

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