Una lite per strada, tra due uomini, che finisce a coltellate. E il grave episodio avvenuto nella serata di martedì in via Badalin, nella zona della periferia della città del quartiere San
Una lite per strada, tra due uomini, che finisce a coltellate. E il grave episodio avvenuto nella serata di martedì in via Badalin, nella zona della periferia della città del quartiere San Fedele. Poco dopo le 21 una telefonata al 112 da parte di un cittadino segnalava ai carabinieri che per strada era in corso una colluttazione tra due uomini. I militari del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Asti, arrivati sul posto, si sono trovati di fronte un uomo, riverso sul marciapiede, privo di sensi e sanguinante: un albanese di 48 anni, residente in zona, raggiunto al torace e alladdome da alcune gravi ferite da arma da taglio. E stato immediatamente soccorso dai sanitari del 118, che lo hanno trasportato durgenza al pronto soccorso dellospedale Cardinal Massaia, dove nella tarda serata è stato sottoposto ad intervento chirugico durgenza e ricoverato in prognosi riservata.
Non appena richiesti i soccorsi per il ferito, i carabinieri si sono subito messi alla ricerca del possibile aggressore. Nel giro di qualche istante, nei pressi della sua abitazione, a poche centinaia di metri dal luogo della colluttazione, hanno fermato un uomo, Giovanni Lo Vullo, 49 anni. Lo hanno arrestato per tentato omicidio. Nella perquisizione presso labitazione delluomo, i carabinieri hanno trovato e sequestrato una felpa, sulla quale si sono riscontrate tracce di sangue e che gli inquirenti ritengono che Lo Vullo indossasse durante la lite. Sequestrato anche un coltello a serramanico, su cui erano evidenti tracce ematiche. Unaltra aggressione a coltellate per strada si era registrata esattamente una settimana prima in corso Venezia. Anche in quel caso la vittima era un albanese, di 28 anni. Era appena uscito da un bar della zona, intorno alle 19, quando allimprovviso era stato raggiunto alle spalle da due uomini e colpito da una coltellata alla schiena. Era stato ricoverato al pronto soccorso; non era in pericolo di vita. Avrebbe raccontato di non conoscere lidentità dei suoi assalitori. Anche su quellepisodio indagano i carabinieri.
m.m.t.