Non si vede in tabaccheria già da due giorni, perchè lei proprio non se la sente di affrontare i ricordi più tragici mano a mano che si avvicina il primo triste anniversario della rapina che il 19
Non si vede in tabaccheria già da due giorni, perchè lei proprio non se la sente di affrontare i ricordi più tragici mano a mano che si avvicina il primo triste anniversario della rapina che il 19 dicembre dell'anno scorso si è portata via il marito. Lei è Cinzia, vedova di Manuel Bacco, il tabaccaio di corso Alba ucciso durante un'incursione nel suo negozio. Cinzia, a quella rapina e poi all'omicidio, era presente, ha visto tutto, ha raccontato ogni minuto dell'insensato piano del bandito di portare via il denaro in cassa, a fine giornata. E ha raccontato della reazione di Manuel, soprattutto quando ha temuto per la vita della moglie e ha affrontato il rapinatore che ha sparato all'impazzata e lo ha ucciso.
E' stato un anno difficile per Cinzia, che nel frattempo è riuscita a rilevare la tabaccheria dopo alcuni mesi di "fermo" e l'ha riempita di telecamere di sorveglianza, dentro e fuori. Perchè la paura mica se ne è andata. Troppo forte il timore che possa ripetersi una rapina e lei non può sopportare un'altra aggressione. Al posto suo, per questi due giorni, c'è la madre che continua a stare vicina alla figlia, ad accompagnarla nell'attesa che la paura sparisca e il ricordo di quanto successo sia meno lancinante. Ma la famiglia di Manuel è anche in attesa di un'altra cosa, ovvero di una svolta nelle indagini per dare giustizia all'omicidio.
Da un anno i carabinieri stanno lavorando al caso che però, fin da subito, si è presentato molto difficile. Dalla morte di Bacco sono originate molte attività di controllo del territorio e di contatti con chi potrebbe essere a conoscenza dei movimenti nel mondo della malavita, ma finora non è ancora emerso nulla di sufficientemente importante da portare ad un arresto e ad un capo di accusa "robusto". «Mia figlia non si dà pace e si fa sempre più urgente l'esigenza di dare un nome e un volto a chi ha ucciso il marito – dice la madre della giovanissima vedova Bacco – Ci sembra impossibile che nessuno abbia visto niente di sospetto, nè quella sera, nè in quelle precedenti. Per questo vogliamo rivolgere un appello a chi sa qualcosa che possa essere utile alle indagini, di farsi avanti e di confidarlo ai carabinieri. E' passato un anno, le indagini si fanno sempre più difficili, se qualcuno si è tenuto dentro qualche informazione importante è ora che la condivida con gli inquirenti. Manuel ha diritto ad un po' di giustizia».
I banditi da cercare sono almeno due: quello che ha esploso i colpi dentro la tabaccheria e il complice (o i complici) che lo attendevano su un'auto fuori sul corso. Forse qualche passante o qualche residente ha visto qualcosa di utile oppure qualcuno vicino a queste persone si è accorto che avevano a che fare con il tragico omicidio. Se nell'immediatezza la paura di parlare era giustificata dall'attenzione sul caso, oggi non ha più alcun senso.
Daniela Peira