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Cronaca
Controlli

Api da salvare: carabinieri forestali nei campi per controllare l’uso di pesticidi

Un periodo delicato, questo, in cui i trattamenti in agricoltura si sovrappongono alla ripresa dell’attività degli impollinatori più importanti

Impegno importante dei carabinieri forestali di Asti a difesa delle api, in via di estinzione.

Proprio la primavera, stagione di risveglio vegetativo, è anche il momento in cui le api riprendono l’attività di impollinazione e le ricche fioriture del periodo sono fondamentali per lo sviluppo dell’alveare per la produzione di miele.

Ma le api sono a forte rischio perchè la loro sopravvivenza è continuamente minacciata da divesi fattori quali il cambiamento climatico, l’urbanizzazione, la diffusione di parassiti, l’agricoltura intensiva e, non da ultimo, l’uso indiscriminato di fitofarmaci ed erbicidi in agricoltura.

Proprio quest’ultima causa di minaccia è stata presa in considerazione dai carabinieri forestali di Asti che hanno eseguito nei giorni scorsi numerosi controlli sul corretto utilizzo dei pesticidi chimici. Rilevando alcune irregolarità.

Va ricoardato che, in questo periodo, ovvero quando il tarassaco è in fiore ed è uno di quelli prediletti dalle api oltre che uno dei più diffusi, è vietata la l’irrorazione sulle colture senza prima averle sfalciate e aver rimosso la vegetazione sottostante che può continuare ad attrarre api anche dopo il trattamento.

Una pratica illecita che causa effetti novici sulla produzione di miele e sull’attività impollinatrice delle api e per questo è sanzionata.

I forestali, durante i loro controlli, hanno accertato che in un’azienda l’addetto all’irroraizone dei fitofarmaci non era in possesso del previsto “patentino”, obbligatorio per legge. Di qui è scattata la sanzione e la segnalazione.

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