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Arrestata per la truffa del tesserino Asl
Cronaca

Arrestata per la truffa del tesserino Asl

Nella rete della polizia di Asti è finita una donna di 55 anni, di origini sintu, presunta autrice di un colpo ai danni di una signora cuneese

Un’indagine rapida, il riconoscimento da parte di uno dei poliziotti della Questura astigiana del volto ripreso dalle telecamere cittadine e poi l’auto bloccata al casello di Asti Est. In arresto, per furto nell’abitazione di una signora che vive a Cuneo, è finita un’astigiana di 55 anni, già conosciuta alle forze dell’ordine.

«Signora, sono un’impiegata dell’Asl, ha ricevuto la tessera sanitaria?». Con questa scusa la donna aveva avvicinato un’anziana nel centro storico di Cuneo. Ha cercato di convincerla a tornare a casa, per controllare alcune documentazioni, ma la signora si è insospettita ed ha rapidamente congendato la donna. Ma tre giorni dopo, la stessa donna si presenta a casa della pensionata: nell’appartamento c’è solo la collaboratrice domestica in quel momento e le racconta che la signora è già informata della sua presenza lì, allo scopo di cercare e recuperare con urgenza dei documenti legati all’emissione della tessera sanitaria.

Fruga ovunque, senza che la colf riesca a impedirlo, riesce a trovare la chiave della cassaforte, la apre e ruba gioielli per migliaia di euro. Rientrata a casa, la signora non può far altro che constatare il furto. E subito denuncia alla polizia cuneese quanto è accaduto, raccontando anche l’episodio di qualche giorno prima.

Le indagini della Squadra mobile partono dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, presenti in città e si riesce a individuare il momento in cui, tre giorni prima del furto, la vittima era stata avvicinata dalla sedicente impiegata. La descrizione fornita dalla pensionata e dalla colf corrispondeva con la figura immortalata dalle telecamere della sede di  Equitalia di corso Dante. Gli investigatori a quel punto hanno trasmesso le immagini ai colleghi piemontesi.

A rispondere in breve tempo sono i poliziotti della Squadra mobile di Asti, che riconoscono in quelle immagini un’astigiana con precedenti per reati contro il patrimonio. I tabulati telefonici confermano che quella donna era a Cuneo nei due giorni sotto esame, sia nel momento in cui ha avvicinato la sua vittima per strada sia nella circostanza del furto avvenuto nell’appartamento. E da ulteriori analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale si individua anche l’auto usata dalla donna, intestata al compagno. Scatta così l’ordinanza di arresto, emessa dal Gip del Tribunale di Cuneo.

Due giorni dopo, al casello dell’autostrada di Asti Est, la donna viene fermata: sull’auto alcuni gioielli e denaro. Viene così accompagnata in carcere a Torino.

Marta Martiner Testa

 

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