In cima alla piramide dello spaccio
Ieri i carabinieri della Compagnia di Villanova hanno eseguito un arresto che segna la conclusione di una complessa indagine di spaccio fra Villanova, Chieri e Torino.
In manette è finito Josè Alfredo Diaz del Castillo, 47 anni, cittadino dominicano senza permesso di soggiorno, senza documenti di identificazione che viveva in un appartamento di Torino affittato ufficialmente da una connazionale.
Le indagini partite da Villanova
E’ considerato il fornitore di una serie di piccoli spacciatori fra i quali anche Massimo Tripodi e Luca Tarsitano, due chieresi che erano stati arestati dai carabinieri di Villanova a marzo mentre avevano cn loro oltre mezzo etto di cocaina pura in pietra, pronta per essere tagliata e confezionata in dosi.
Risalendo le indagini, erano stati indagati anche Massimiliano Fumagalli, titolare di un negozio di Chieri cui erano stati concessi gli arresti domiciliari e la convivente Stefania Arena destinataria di un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tutte le accortezze per restare invisibile
Ma mancava il fornitore “all’ingrosso”. Per arrivare a lui i carabinieri hanno pedinato gli acquirenti tenendoli strettamente monitorati fino a restringere il campo ad una rosa di nomi e, poi ancora, fino ad arrivare alla casa di Diaz del Castillo che, tanto per rendersi ancora più invisibile, aveva anche messo sul citofono dell’appartamento un cognome italiano e contattava i clienti con schede telefoniche intestate a prestanomi non riconducibili a lui.
Alla fine il suo nome è saltato fuori e i carabinieri con la Procura di Torino gli contestano la cessione di non meno di 2 chili e 600 grammi di cocaina per un valore di circa 65 mila euro.