In merito alla vicenda giudiziaria sui presunti appalti irregolari che sta interessando l’Esa (Ecologia, Soluzioni Ambiente) di Bibbiano, l’Asp di Asti interviene sul caso per ribadire che gli affidamenti per la fornitura di cassonetti per la raccolta verticale dei rifiuti, dopo una gara vinta proprio dall’Esa di Bibbiano, «sono regolari». Di seguito pubblichiamo una nota stampa diramata dall’Asp di Asti.
Nelle ultime settimane Asp ha appreso da fonti di stampa che il titolare dell’impresa aggiudicatrice della fornitura dei contenitori per la raccolta stradale dei rifiuti ad Asti, è stato coinvolto in un’indagine avente a oggetto presunti appalti irregolari, innanzi all’Autorità Giudiziaria di Reggio Emilia.
È necessario premettere che tali fatti sono al vaglio della Magistratura in quanto l’indagine emiliana è nella fase iniziale, sicchè è necessario attendere l’esito del procedimento penale.
In ogni caso la multiutility astigiana, che ad oggi risulta del tutto estranea alle indagini dell’Autorità Giudiziaria emiliana, a tutela degli amministratori, del personale e della propria immagine, intende prendere le distanze da ogni ipotesi di mala gestione che possa aver riguardato quel fornitore e rappresentare con massima trasparenza le procedure di affidamento condotte dalla società, a comprova della loro regolarità.
È quindi necessario iniziare dal primo bando per la fornitura di un sistema integrato di raccolta stradale dei rifiuti con contenitori di prossimità ad apertura controllata, che veniva pubblicato da Asp a ottobre 2021. In questo caso il prezzo a base di gara, pari a 580mila euro, era fissato con riferimento alla situazione di mercato esistente all’inizio di quell’anno e ritenuto evidentemente basso dai potenziali operatori economici che avrebbero potuto parteciparvi, visto che la gara è andata deserta.
Per contro, il secondo bando è stato pubblicato, un anno dopo, a luglio 2022, cioè a valle dell’incremento inflazionistico dovuto ai conflitti che nel frattempo, come noto, si erano originati e che hanno determinato l’incremento dei prezzi di energia e carburante oltre all’aumento generalizzato di quelli delle materie prime.
È stato impossibile non tener conto di tali circostanze e pertanto il prezzo a base di gara nel secondo bando è stato naturalmente più alto del primo, ovvero pari a 950mila euro.
Peraltro, l’aumento dei prezzi tra il primo e il secondo bando è imputabile non soltanto alle dinamiche appena richiamate ma pure alle maggiori forniture che sono state inserite nella seconda procedura di gara. Infatti, se da una parte sono state ridotte di poche unità i contenitori, dall’altra parte la seconda gara ha previsto l’aggiunta dei sensori atti a rilevarne il riempimento, oltre al canone di gestione del software di sistema propedeutico al relativo monitoraggio.
Infine, il prezzo a base di gara del secondo bando è stato ridotto in misura pari al 12% in sede di offerta economica da parte dell’operatore che è risultato aggiudicatario, cioè lo stesso il cui titolare oggi si trova coinvolto nelle indagini della Procura Emiliana, e che peraltro non è stato il solo partecipante e offerente. Quanto al punteggio tecnico ottenuto dai due concorrenti, è possibile affermare che le valutazioni attribuite sono state sostanzialmente identiche, con una differenza di 0.14 su 70 punti complessivi che costituivano la seconda e ultima componente di valutazione delle offerte presentate.
Si precisa inoltre che, come Asp, anche altre stazioni appaltanti che hanno bandito gare analoghe nel medesimo periodo hanno contrattualizzato l’acquisto di forniture similari a quelle in commento a prezzi che risultano in linea con quelli aggiudicati dalla multiutility astigiana.
Inoltre, il fornitore aggiudicatario della procedura negoziata aperta sin qui delineata è stato affidatario di una seconda fornitura da parte di Asp, tramite “affidamento diretto” posto che l’importo, ai sensi della normativa vigente, lo consentiva.
Tale tipologia di affidamento permetteva, innanzitutto, di ottenere i nuovi contenitori del vetro bianco al miglior prezzo che in quel momento offriva il mercato, e cioè identico a quelli della raccolta stradale, ovvero con l’applicazione del 12% di sconto rispetto al prezzo fissato a base di gara aperta.
In particolare, la multiutility verso la fine dell’anno 2022 otteneva un finanziamento avente a oggetto l’acquisto di campane per la raccolta del vetro bianco, oltre alla relativa campagna di comunicazione da rivolgere all’utenza per informarla e formarla sul nuovo servizio. L’Ente finanziatore dettava termini precisi per l’approvvigionamento delle nuove campane che difficilmente permettevano di procedere con una gara aperta. Peraltro, al fine di evitare che le novità riguardanti il servizio di raccolta rifiuti fossero introdotte in maniera frammentata sul territorio comunale, si riteneva opportuno collocare i nuovi bidoni del vetro bianco nella medesima zona cittadina (la zona 1 o zona sud) in cui stava per essere introdotta la raccolta stradale di prossimità. Lo studio di fattibilità del progetto ha fatto quindi emergere la necessità che i nuovi contenitori del vetro bianco fossero della stessa tipologia di quelli che stavano per essere dedicati alla raccolta di prossimità, sia per ragioni di arredo urbano, sia per questioni funzionali. Solo l’acquisto dei medesimi contenitori infatti avrebbe permesso il loro monitoraggio attraverso la medesima piattaforma informatica che avrebbe in seguito gestito quelli della raccolta stradale.
Da ultimo merita evidenziare che ogni aspetto delle procedure di affidamento sin qui delineate, nel rispetto della normativa vigente, si trova pubblicato sul sito Asp nella sezione Società trasparente.
Ufficio Stampa dell’Asp