E’ una delle condanne record inflitte dal Tribunale di Asti per reati di violenza e maltrattamenti e ha colpito Xhosef Kola, cui sono stati inflitti 12 anni di pena. Che si aggiungono ad altri 6 anni e mezzo per episodi sovrapponibili a quelli per il quale è stato celebrato il processo più recente.
Il racconto che la sua ex convivente ha fatto in aula, è un susseguirsi di aggressioni e di sopraffazioni continue sfociate in ripetute violenze sessuali.
Nella sua dolorosa ma lucida testimonianza, ha parlato di una quotidianità fatta di un “rito” terribile: quando lei faceva rientro a casa, lui l’aggrediva, le dava calci e pugni sul costato, all’addome, sulle gambe e poi le strappava i vestiti di dosso e abusava di lei. In qualunque parte della casa. Dipinto come consumatore abituale di cocaina, l’ex convivente ha raccontato che quando gli amici venivano a trovarlo a casa e con lui si facevano di coca, lei era relegata alla camera da letto, senza tv, senza telefonino e senza la possibilità di andare in bagno pena essere picchiata davanti a tutti.
Una sera di pioggia erano in auto lei e l’imputato quando lui, ad un certo punto, ha voluto mettersi alla guida e ha condotto la vettura in una zona buia ed isolata: qui le ha strappato i vestiti di dosso e l’ha lasciata in strada solo in slip e reggiseno, lontano dalla loro casa. Un’altra volta l’imputato l’ha sorpresa al bar a prendere il caffè con un’amica e, dopo la scenata nel locale pubblico, a casa l’ha gettata a terra e le ha rovesciato addosso ogni tipo di liquido: acqua, bibite, detersivi per il bucato e per l’igiene della casa fino quasi a farla soffocare.
Kola, in carcere per aver violato il divieto di avvicinamento alla donna, è stato condannato anche ad un risarcimento da decidere in sede civile ma con una provvisionale di 10 mila euro.