Accompagnata a Roma per il rimpatrio in Albania
Nella mattinata di lunedì scorso, durante un’attività di controllo del territorio da parte della polizia, gli agenti delle Volanti hanno fermato un’auto con a bordo tre persone: due uomini ed una donna.
Durante il controllo l’attenzione dei poliziotti sarebbe stata attirata dal nervosismo con cui la donna attendeva l’esito degli accertamenti. «A carico dei due uomini non risultava nulla, mentre la donna, una 23enne di origini albanesi, sedicente compagna del passeggero italiano, risultava essere stata allontanata coattivamente dal Territorio Nazionale nel luglio 2018 con volo da Milano Malpensa diretto a Tirana e con divieto di rientro in Italia per i successivi 5 anni – spiega la Questura di Asti – La donna ha dichiarato di trovarsi in Italia perché si sarebbe dovuta sposare con il giovane compagno. Tuttavia, dai successivi accertamenti, è emerso che in realtà il matrimonio era unicamente finalizzato a farle ottenere un permesso di soggiorno per motivi familiari». Accompagnata negli uffici della Questura e sottoposta ai rilievi fotodattiloscopici, al termine degli accertamenti la giovane è stata arrestato in merito al divieto di rientro in Italia, secondo il Testo Unico sull’Immigrazione. E successivamente è stata accompagnata al carcere femminile, a Torino, in attesa del nulla osta al rimpatrio da parte del Giudice di Pace di Asti.
Giunto il documento, nella notte è stata accompagnata dai poliziotti della Questura di Asti al CPR di Roma, il Centro di permanenza per i rimpatri, per il rientro in Albania.