Una storia di conflitto in famiglia che è sfociata in una minaccia con tanto di fucili.
E’ quella che è approdata nei giorni scorsi in aula di tribunale al termine dell’udienza preliminare con rinvio a giudizio.
Imputato è un uomo, padre di due figli, che da tempo è in lite con la moglie, madre dei bambini.
Vivevano insieme, ma in una situazione estremamente conflittuale tanto che la donna, ad un certo punto, dopo l’ennesimo scontro, ha deciso di andare a rifugiarsi dalla sua famiglia di origine. Ovviamente portando con sè i bambini.
Ed è a casa degli suoceri e dei cognati che l’uomo si è presentato, quando ha capito che la moglie l’aveva lasciato.
Ma non una “solita” scenata per convincere la donna a tornare a casa con i bambini.
No, l’imputato si è presentato alla porta di suoceri e cognati imbracciando un fucile incurante del fatto che ad assistere all’episodio ci fossero anche i suoi figli ancora minorenni.
Rinviato a giudizio per minaccia aggravata e difeso dall’avvocato Denise Laforè, ha scelto la via del rito abbreviato condizionato alla testimonianza della moglie.
(Foto da archivio web)