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Cronaca

Asti, abbattuti i “velox” in via Cuneo installati tre giorni fa

Erano stati installati dall’amministrazione comunale venerdì scorso a tutela della sicurezza

Velox abbattuti in via Cuneo

Hanno fatto la loro comparsa in via Cuneo venerdì scorso e questa mattina, martedì, la sorpresa per molti automobilisti in transito di vederli già abbattuti. Installate nel tratto di strada di fronte alle palazzine, le due colonnine “velox” volute dall’amministrazione comunale sono state abbattute nel corso della notte. È presumibile che autore del gesto sia qualcuno che ha poca o nulla considerazione della sicurezza altrui e che è disposto a distruggere un patrimonio pubblico, pagato attraverso i soldi dei contribuenti, piuttosto che rispettare le regole (i 50 chilometri orari previsti nei centri abitati), al fine di preservare l’incolumità propria e altrui. Sono bastati appena tre giorni per vedere i “velox” gettati a terra: un episodio che lascia amarezza, ma certamente non nuovo. Era già successo ad esempio ad Isola d’Asti e a Buttigliera (per due volte di seguito).

Rasero e Morra: «Siamo senza parole»

La notizia dell’abbattimento delle due colonnine autovelox ha lasciato allibiti il sindaco di Asti Maurizio Rasero e l’assessore ai lavori pubblici Stefania Morra. Non solo perché i due “velox” fanno parte di un gruppo di 5 box, più una postazione fissa e un dispositivo mobile, proprio da inserire nelle colonnine, costato 50 mila euro. E’ il gesto in sé che lascia senza parole. «E’ un’azione vergognosa, non ci sono parole per commentare un atto così ingiustificato e inaccettabile – replica l’assessore Morra – Nuovi, belli, appena messi e sono durati 3 giorni. I residenti della zona erano felici di aver finalmente questi velox per contrastare la velocità di molti automobilisti, ma li rimetteremo su al più presto».

Il sindaco Rasero non è meno tenero nel commentare il fatto: «E’ allucinante che succedano queste cose. C’è stato un lungo iter per avere questi velox che sono stati messi non per fare cassa, ma per la sicurezza di tutti. Denunceremo il fatto e faremo tutti gli accertamenti del caso, ma li rimetteremo».

 

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