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Asti, aggredito fugge con il volto insanguinato per corso Alfieri e si barrica in un bar

Tracce di sangue dai giardini Alganon al bar Bistrot dove uno dei due ha cercato rifugio

Momenti di apprensione poco fa in corso Alfieri nel tratto fra piazza Roma e via Carducci a causa di una brutta aggressione avvenuta fra due cittadini nordafricani.

Secondo quanto ricostruito da commercianti, clienti e studenti che stavano affollando la zona in orario di uscita dalle scuole, i due avrebbero cominciato a litigare furiosamente ai giardini Alganon, il “parco delle foglie” come è conosciuto dai ragazzi. Qui uno dei due è stato colpito da una martellata al volto e, insanguinato, è fuggito lungo corso Alfieri. Inseguito dal suo aggressore. Ha afferrato la lavagnetta con il menù del giorno di un bar che si trova subito dopo la farmacia per usarla, presumibilmente, per difendersi. Anche se, con il passare delle ore, è emerso che i due si sono rincorsi anche in via Monsignor Rossi e via Carducci davanti al seminario, a giudicare dalle gocce di sangue ancora presenti sul selciato.

La rincorsa è finita al bar Bistrot dove uno dei due contendenti è entrato per trovare rifugio; l’altro, subito dietro, ha continuato a rincorrerlo e colpirlo. Il bar ha riportato un danno importante alla porta di ingresso di vetro, ad alcune sedie, ad un cestino. Il titolare, all’arrivo di una pattuglia di Volante, ha subito consegnato al poliziotto di turno quanto era rimasto nel suo bar: un martello e due bastoni di legno. Riportava anche viste macchie di sangue sulla maglia in quanto intervenuto per dividere i due contendenti. Sul posto anche un’ambulanza della Croce Rossa per soccorrere l’uomo ferito al volto e alcune pattuglie di Polizia Municipale.

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4 risposte

  1. Ma dobbiamo proprio riempire le città di questa gente ?
    Ce lo ordina il medico ?

  2. Un sincero ringraziamento ai giudici che consentono l’approdo a questa gente

  3. sono le regole della strada, se non paghi i debiti ti ammazzano, i giudici o chi cazzo c’è non possono fare nulla. andate a lavorare e non rompete il cazzo