«Ciao, mi chiamo Nicholas e oggi un signore mi stava quasi mettendo le mani addosso perché sono un “Travestito di m….da”». Comincia così un post di Nicholas Dimola, in arte Cruella, youtuber astigiano attivo nella difesa dei diritti Lgbt.
«Io abito ad Asti, città in cui ci sono stati ben più di 3 suicidi di ragazzi omosessuali (miei amici) che non hanno avuto la forza di combattere l’ignoranza e la cattiveria di questa città.
Il signore in questione, è venuto faccia a faccia da me in modo molto prepotente dicendomi di allontanarmi dal parco, che è una zona per bambini e che io travestito di m….da non dovrei starci».
L’area verde pubblica in cui è avvenuto lo sgradevole incontro è il Parco Biberach.
«Ha continuato ad avvicinarsi sempre di più – prosegue il racconto social di Nicholas – quasi come se volesse tirarmi una testata.
Tutto questo perché ero a farmi i fatti miei su una tranquillissima altalena.
Dopo mi sono alzato e mi sono allontanato per tranquillizzarmi e per metabolizzare le c…..te che ho dovuto ascoltare.
Sono tornato da lui e come se non ci fosse un domani l’ho insultato dicendone di tutti i colori, fino a tal punto di chiamare i carabinieri.
Ora io sono stanco, credetemi, ma non così stanco da togliermi la vita, quindi chiedo a voi di Asti e non, di condividere la m…. che sono costretto a subire nel mio nome e nel nome dei miei amici che non ci sono più».
Fra i tanti messaggi di solidarietà anche quello dell’Asti Pride
Tanti i messaggi di solidarietà e di conferma di una strisciante omofobia non ancora debellata.
Fra gli interventi più autorevoli quelli dell’Associazione Asti Pride che dalla sua pagina Facebook scrive: «Asti Pride è in prima linea nel combattere ogni atteggiamento caratterizzato da omo-lesbo-bi-transfobia. Anche per questo, il 9 marzo, insieme ad altre Associazioni e professionisti del territorio, ha inaugurato la linea telefonica L’ABBRACCIO (3714663204 – attiva ogni martedì dalle 15 alle 16) in collaborazione tra gli altri con Nodo Antidiscriminazione e Centro Anti-Violenza L’Orecchio di Venere.
Apprendiamo dai social network la denuncia di Nicholas in merito ad un presunto attacco transfobico e ci siamo già attivati nel contattarlo.
In attesa dell’approvazione definitiva di una legge (purtroppo ora in balia di strategie e veti politici incrociati), la strada maestra è quella di denunciare l’accaduto alle autorità di polizia affinché si possa far luce , chiarezza e giustizia. In questo percorso, non certo facile dal punto di vista personale e burocratico, l’Associazione Asti Pride c’è e ci sarà sempre».