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Cronaca
Calcio a 5

Asti, alla partita Under 11 sugli spalti volano parolacce e un pugno ad una nonna

Un brutto episodio alla partita di ieri fra ragazzini. Loro estranei a tutto. La tensione nata per le parolacce di un genitore

Va detto subito: le prime ad essersi rattristate e ad aver espresso ferma volontà a contrastare episodi di queste genere sono state le due società sportive cui appartengono le squadre di “piccoli” che ieri hanno disputato la partita under 11 di calcetto a 5 al PalaBrumar. E che hanno assistito ad uno spettacolo per nulla edificante sugli spalti.

L’incontro (considerato come un’amichevole visto che per la loro categoria non esiste campionato nè classifica), si giocava fra la squadra dell’Orange e quella del Cantarana.

Due società sportive che hanno sempre collaborato e lavorato insieme per far divertire i calciatori di ogni età e aiutarli a coltivare la loro passione. I bambini, infatti, in questa storia non c’entra assolutamente nulla.

Il triste spettacolo è arrivato dagli spalti dove genitori, nonni e zie stavano seguendo la partita.

Secondo quanto ricostruito da alcuni testimoni, la tensione sarebbe nata dall’atteggiamento molto inopportuno di un padre che, incurante della tenera età dei giocatori e del contesto di partita, avrebbe cominciato ad inveire verso il campo. Utilizzando delle parolacce che non sono passate inosservate agli altri spettatori, prevalentemente genitori e nonni. Soprattutto una nonna e una zia hanno più volte tentato di zittire l’uomo e di riportarlo ad un eloquio più consono alla situazione, ma senza riuscirci.

Ma è a fine partita che la tensione è scoppiata e le critiche al comportamento dell’uomo sono diventate incontenibili. Cosa che non ha fatto che innervosire ulteriormente questo padre che ha aggredito le due donne, sferrando un pugno a quella più anziana.

E’ stato chiesto l’intervento della Polizia ma in  Questura è calato il riserbo su questa vicenda pur confermando che sono in corso gli approfondimenti di quanto accaduto per una valutazione successiva sui provvedimenti da adottare.

Grande l’amaro in bocca rimasto alle due società. L’Orange Futsal, da parte sua, ha assicurato che sarà fatto tutto quanto in suo potere per evitare altri episodi del genere che sono un pessimo esempio per i bambini in campo. E ha anche affermato che a chi si riterrà responsabile di intemperanze simili non sarà più permesso assistere a partite ed allenamenti. Consapevoli che episodi di violenza verbale e fisica come quelli di ieri rischiano di vanificare un lavoro quotidiano di educazione al rispetto, alla non violenza e alla sportività della società.

Riflessione cui si associa anche il Cantarana (la nonna aggredita era sugli spalti a guardare la partita del nipote che milita in quella società) assicurando che con l’Orange vi sono sempre stati e continueranno ad esserci rapporti di cortesia, cordialità e collaborazione per il solo bene dei piccoli calciatori.

[foto generata dall’A.I.]

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