325241767_1159009671486490_2113546182915457322_n
Cronaca
Tribunale

Asti, anziana caduta sul marciapiede ritira la querela: «Processo troppo lungo, sono stanca»

Per un fatto del 2017 nel quale la donna ha riportato una grave lesione ad un braccio. Ma il rimpallo di responsabilità allunga il processo e lei si arrende

Ha gettato la spugna. Ha preso da parte il suo difensore, l’avvocato Paola Fogliati e le ha detto chiaramente: «Ho 85 anni, questo processo mi toglie la tranquillità e per me è un pensiero costante che mi angoscia. Non ce la faccio più, stiamo andando avanti da troppo tempo. Pazienza. Rinuncio al risarcimento, mi tengo il danno, ma voglio chiuderla qui».
A parlare è la donna classe 1938 che nel settembre 2017 è rovinosamente inciampata in un tratto dissestato del marciapiede in via Cafasso all’ingresso sotto il porticato che ospita alcuni negozi. Alla sfortuna della caduta, che le ha provocato un danno permanente al braccio, si è aggiunta quella di essersi inciampata in una sottile striscia di lastricato “terra di nessuno”. Perchè il processo davanti ad un giudice è nato proprio a causa della “paternità” di quel tratto e, dunque, della responsabilità civile di chi deve risarcire i danni all’anziana.
Un rimpallo fra il Comune e due proprietà private con una storia di “strisce” di marciapiede concesse al passaggio ma non cedute.
E tutto questo ha comportato indagini e prima udienza nel 2021 con rinvii di almeno un anno per le udienze successive. Arrivata a quella della scorsa settimana, l’anziana, che si è costituita parte civile, ha deciso di ritirare la querela.

«Non me la sento più di andare ancora avanti, di ricevere le date di udienza da una volta all’altra. Non posso neppure andare in aula. Lascio perdere» ha detto al suo avvocato. Che si augura che almeno, pur senza processo, qualcuno si preoccupi di mettere a posto quel pezzo di marciapiede.

Condividi:

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp

Scopri inoltre:

Edizione digitale