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badante ubriaca picchia l anziana e i carabinieri
Cronaca
Tribunale

Asti, anziana senza soldi e senza vestiti: badante a processo

La donna dormiva su una brandina nell’unica camera da letto del suo alloggio in cui era andata a vivere anche la famiglia della donna che la assisteva.

Prima udienza lunedì  mattina al tribunale di Asti per la circonvenzione di incapace ai danni di una donna di 86 anni affetta da una grave forma di demenza senile.
Al banco degli imputati una coppia di origine albanese, lui Elvis J. e lei Marjana S. difesi rispettivamente dagli avvocati Maurizio La Matina e Patrizia Gambino. A sostenere la parte civile l’avvocato Pierpaolo Berardi, nominato dal curatore speciale dell’anziana, l’avvocato Francesca Racconci.
Tutto è cominciato quando la donna, già anziana, è caduta in casa e, non potendo vivere da sola, il figlio decide di affidarla ad una casa di riposo nella quale però lei proprio non vuole stare. Come soluzione il figlio l’ha affidata alla badante Marjana. In un primo tempo l’anziana viveva a casa della donna albanese, in un paesino del Nord Astigiano, poi, quando il figlio è venuto a mancare, la badante con il compagno e tre figli, hanno risistemato l’alloggio della Torretta di proprietà dell’anziana e si sono traferiti tutti lì.
Un alloggio piccolo, con una cucina, un salotto, un bagno e una sola camera da letto.
Di questo trasferimento in città in pochi sapevano e nel condominio in cui abitava la “famiglia allargata” in tanti non si erano accorti del ritorno dell’anziana.
A squarciare il velo è stato un accesso a questo alloggio all’indomani di un ricovero della badante, al Pronto Soccorso, per violenza nei suoi confronti da parte del compagno. Ne è nata una denuncia e, come da Codice Rosso, la donna e i suoi figli sono stati presi in carico dai servizi sociali e indirizzati ad una comunità protetta. Non prima di scortare la donna alla sua abitazione per prendersi indumenti ed effetti personali.
Ed è lì che hanno trovato l’anziana seduta sulla sua brandina, nell’unica camera da letto che condivideva con la coppia di albanesi e i loro figli.
Era sola da un giorno (dall’accesso all’ospedale della badante), evidentemente disorientata e, nonostante facesse già freddo, indossava solo una vestaglia leggera.
A quel punto gli assistenti sociali hanno immediatamente cercato una sistemazione per l’anziana in una casa di riposo cittadina ma nel cercare un po’ di indumenti per vestirla e preparare una prima valigia, si sono accorti che, in tutta la casa zeppa di vestiti, giocattoli, cose della scuola e altro, non vi era un solo vestito per la donna. Le uniche cose che erano rimaste di suo erano due canottiere, due vestaglie, due slip.
Approfondendo le indagini, la Procura della Repubblica ha appurato che anche i suoi risparmi (consistenti) erano gestiti dalla badante e dai prelievi bancomat risultano migliaia di euro spesi al fast food, alle sale scommesse, in tabaccheria, in negozi di articoli sportivi, distributori di benzina, orologerie, parcheggi dell’aeroporto: nulla di quello, evidentemente, era riconducibile ai bisogni dell’anziana.

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