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Cronaca
Sentenza

Asti, assolto il “furbetto del reddito di cittadinanza”: le vincite al gioco on line non sono motivo di revoca

Aveva vinto 100 mila euro ma li aveva rigiocati perdendoli tutti

Lo ha salvato il vizio del gioco. Può sembrare una dichiarazione assurda ma, a conti fatti, è così.

La sua ludopatia, infatti, gli ha fatto riottenere il reddito di cittadinanza che gli era stato sospeso quando la Guardia di Finanza, mediante un controllo a campione, aveva verificato come avesse vinto ingenti somme al gioco d’azzardo on line e, dunque, avesse ampiamente superato la soglia di reddito entro la quale viene elargito il sostegno sociale.

L’imputato, un astigiano assistito dall’avvocato Alberto Masoero, ha duramente contestato la revoca del reddito di cittadinanza portando un argomento disarmante: vero che lui quelle cifre le aveva vinte alle scommesse on line, ma altrettanto velocemente le aveva ri-giocate e perse. Dunque, a conti fatti, in tasca non gli era rimasto nulla.

Lui è un disoccupato di 50 anni che non ha altro sostentamento che il reddito di cittadinanza e ha preteso di poterlo riottenere.

La cifra che risulta da lui vinta nell’anno 2017 sfiora i 100 mila euro, su una piattaforma on line con giocate a più riprese. Ma quei soldi non sono mai stati segnalati e questo è reato per un percettore di reddito di cittadinanza.

La difesa insiste sul fatto che quei 100 mila euro non sono mai entrati realmente nella sua disponibilità di reddito perchè non sono mai stati incassati bensì reinvestiti nel gioco con esiti infausti, ovvero con la perdita di tutta la cifra.

Il giudice, al termine del processo, ha dato ragione all’imputato mandandolo assolto.

 

 

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