Sembrava una battaglia persa in partenza, invece è finita bene, in tribunale per una donna vittima di un incidente con un branco di cinghiali.
E’ uscita nei giorni scorsi, infatti, la sentenza del giudice di pace Borra che ha dato ragione all’automobilista, Antonella Giambelluca, disoccupata residente a Baldichieri.
La donna, nel novembre del 2021, stava tornando a casa da San Damiano quando, sul rettilineo di Revignano si è trovata la strada improvvisamente sbarrata da una decina di capi di cinghiali, di varie dimensioni.
L’automobilista, pur osservando il limite di velocità di quel tratto, non è riuscita a frenare in tempo e ha colpito un animale. Ma ad averla spaventata moltissimo è stato il fatto che tutti gli altri si trovavano intorno alla sua auto e lei non sapeva come togliersi di lì. Quando ha trovato un varco ha ripreso la marcia e solo quando è stata sicura che il branco fosse lontano si è fermata e ha verificato i danni al muso della sua auto. Un altro automobilista che aveva assistito alla scena l’aveva avvicinata e le aveva offerto assistenza.
Per la donna, il conto del carrozziere (nella foto di copertina la vettura durante la riparazione) aveva rappresentato un grande sacrificio e non si era lasciata perdere d’animo. Rivoltasi all’avvocato Elsa Damaso, aveva fatto una citazione diretta alla Regione Piemonte, competente per i danni da fauna selvatica. Richiesta che la Regione ha respinto addebitando alla Provincia la responsabilità della custodia degli animali selvatici. Di qui il ricorso al Giudice di Pace di Asti che ha ritenuto la Regione responsabile condannandola al risarcimento dei danni subiti dall’automobilista.
Analogo epilogo è stato registrato nelle settimane scorse sempre dall’avvocato Damaso. In quel caso l’incidente era avvenuto alle porte di Asti e la Regione aveva accettato una transazione senza arrivare al processo.
Va sottolineato che non tutti gli incidenti contro cinghiali o altri selvatici determinano automaticamente la responsabilità della Regione. Serve, per esempio, che il sinistro sia rilevato dalle forze dell’ordine e che sia chiaro il nesso causale fra i danni e la condotta dell’animale.
E sempre in tema di incidenti contro selvatici, alcuni lettori di Casabianca segnalano che qualche giorno fa si è verificato lo scontro fra un’auto e un capriolo vicino allo svincolo di uscita al casello Asti Ovest, con vettura proveniente da Alessandria, in autostrada.
La segnalazione di alcuni residenti della zona riguarda la rete che divide la strada per Casabianca con l’area di competenza dell’autostrada: se per lunghi tratti è assicurata ad un muretto che consente un’altezza complessiva invalicabile per qualunque animale, in altri punti, come quello in prossimità dello svincolo Asti Ovest, la rete è piantata direttamente nel terreno che si trova ad un livello inferiore rispetto alla scarpata del piano della strada per Casabianca. Questo significa che un capriolo in corsa può agevolmente superarla in un salto ed entrare in area autostradale.
Sulla strada per Casabianca, la rete è all’altezza del piano viabile