Lei era da anni qui ad Asti dove aveva aperto anche un’attività di ristorazione ma solo con l’operazione della Squadra Mobile è stato possibile scoprire anche il suo “secondo lavoro”. Anzi, probabilmente quella del ristorante era un’attività di copertura.

Una donna brasiliana è stata arrestata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Insieme a lei è stato indagato anche un amico, italiano e residente ad Alessandria.

Gravissime le accuse nei confronti della donna che aveva la disponibilità di due alloggi in città che gestiva da molti anni.

Aveva anche tenuto saldi i contatti in patria dove, in modo sistematico, reclutava prostitute e travestiti facendoli arrivare in Italia con la promessa del lavoro. Una volta qui, requisiva a tutti e tutte i documenti di identità e ne faceva la sua manovalanza sessuale che distribuiva nelle due case. Poi, come un vero manager, secondo le accuse, gestiva la pubblicità degli incontri attraverso numerosi canali web, teneva conto dei guadagni e da quelli tratteneva non solo l’affitto delle case di appuntamenti, ma anche la percentuale del suo lavoro di organizzazione.

Gli investigatori della Mobile hanno monitorato a lungo i due appartamenti, accertando che vi era un largo giro di clienti e anche un costante ricambio dal Brasile; il tutto per un importante giro di affari.

Quando il “cerchio” dell’indagine si è chiuso, sono state disposte le misure cautelari nei confronti della donna e del “socio”: lei è stata arrestata e rinchiusa al carcere femminile di Torino mentre per l’uomo è stata disposta una misura più lievi, ovvero l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

A corollario dell’operazione, durante le perquisizioni sono state rinvenute ingenti somme di denaro ed è stata intercettata la presenza di un cittadino brasiliano denunciato per soggiorno irregolare ed espulso dal territorio nazionale.