Lo sparo poco prima di mezzanotte
Dieci giorni ininterrotti di indagini e di analisi delle telecamere di videosorveglianza, poi la svolta: è stato arrestato il presunto autore dello sparo dall’auto in corsa che poco prima della mezzanotte del 24 ottobre ha colpito in pieno un albanese di 39 anni, A. X. ferendolo molto gravemente.
Un episodio che aveva allarmato la città: era avvenuto in strada, in corso Matteotti all’angolo con via Allione e le gravissime condizioni del ferito (ancora oggi in coma senza aver mai ripreso conoscenza ed aver subito diversi interventi per continui aggravamenti) avevano preoccupato le forze dell’ordine.
La testimonianza del soccorritore
Coordinati dal sostituto procuratore Deodato, i carabinieri del Reparto Operativo di Asti sono riusciti ad individuare l’auto dalla quale sono stati sparati i colpi. In loro possesso un unico dettaglio: si trattava di un’auto grossa e scura, l’unica cosa che era stato in grado di riferire un cittadino che al momento della sparatoria si trovava casualmente poco più in là di dove è accaduto tutto mentre stava prendendo le sigarette ad un distributore automatico. E’ lui che, accortosi delle gravissime condizioni della vittima, lo aveva caricato sul suo furgone parcheggiato in strada e portato al Pronto Soccorso.
Il lavoro con i filmati delle telecamere di sorveglianza
Da questa sommaria descrizione, i carabinieri hanno stretto il cerchio intorno alla rosa di automobili in circolazione nella zona in quell’ora fino a rintracciare una BMW serie X6 nera vista percorrere corso Matteotti esattamente nel momento in cui è avvenuta la sparatoria. L’auto, con tutti i filmati delle telecamere a disposizione, è stata virtualmente seguita fino ad Isola, in un garage vicino al centro commerciale Il Gigante.

Chi è l’arrestato
Successive indagini hanno consentito di risalire al proprietario dell’auto, Gilmond Metaliu, 41 anni, albanese, già pregiudicato per reati contro la persona, falso ed armi.
Quando è stato arrestato, nella sua casa in centro ad Asti, aveva le valigie pronte per la fuga.
Gravi le accuse nei suoi confronti: tentato omicidio e detenzione e porto d’arma da fuoco; accuse confermate dal gip al termine dell’udienza di convalida del fermo con conseguente misura cautelare in carcere.
Ancora da definire meglio il contesto e le ragioni che hanno generato questo grave fatto.
d.p.