E’ Agim Kajno, 63 anni, lo spacciatore di cocaina di origini albanesi arrestato nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile perché trovato con oltre un chilo di cocaina pura, in pietra, in casa.
Sono stati resi noti i dettagli dell’operazione che ha portato all’ingente sequestro da parte degli investigatori in servizio alla Questura astigiana.
Tutto ha avuto inizio con le informazioni e le osservazioni fatte durante una serie di controlli di contrasto allo spaccio sia ai giardini pubblici di viale alla Vittoria che quelli Alganon, corso Alfieri altezza piazza Roma.
Lì sono stati identificati dei “pesci piccoli”, spacciatori tunisini che vendevano ai ragazzini, soprattutto hashish. Una serie di servizi però importanti perché gli acquirenti erano dei giovanissimi, a volte anche minorenni e sono stati segnalati tutti alla Prefettura.
Ed è proprio nell’ambito di queste indagini che la Squadra Mobile si è imbattuta in Kajno, con carriera di spacciatore di tutto rispetto e per la quale ha già scontato anche condanne importanti; è dal 1996 che le forze dell’ordine hanno raccolto reati a suo carico.
Gli investigatori hanno deciso di tenerlo sotto particolare osservazione e martedì scorso lo hanno visto rientrare in casa molto nervoso, mentre si guardava attorno agitato e attento, tenendo in mano una borsa nera.
E’ stato seguito fino alla porta di casa e l’irruzione è stata facilitata dal fatto che, poco dopo, la moglie è uscita per portare fuori il cane e non ha chiuso la porta di ingresso. Cosa che ha cercato di fare Kajno appena si è accorto della presenza dei poliziotti. Ne è nata anche una colluttazione ma l’uomo è stato poi atterrato ed ha avuto inizio la perquisizione.
Per una volta gli investigatori non hanno dovuto cercare tanto e neppure in angoli nascosti perché la borsa scura con il pacco di droga era in bella vista in camera da letto, sul comò, insieme a tutto il materiale utile per confezionare le dosi, macchinetta sottovuoto compresa. Era già riuscito a preparare alcuni ovuli e poco per volta avrebbe polverizzato tutto il chilo di cocaina per avviarlo allo spaccio.
In tutto, una volta pesata la droga, ne sono stati trovati 1.035 grammi. Sono stati trovati e sequestrati anche 2500 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Per l’arresto per detenzione di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale ed attualmente è ristretto in carcere.