A San Damiano questa notizia non fa scalpore, perché tutti conoscono l’animo buono di Alessandro. Lo hanno già dimostrato quando nel gennaio del 2022 venne selvaggiamente aggredito e pestato nei pressi della “Madonnina” di Lourdes; tutto il paese si strinse intorno a lui condannando il gesto ritenuto vile e di una violenza che ad Alessandro non è mai appartenuta.
La sua bontà è stata nuovamente dimostrata nei giorni scorsi, quando a Torino si è celebrato il processo d’Appello nei confronti dei suoi aggressori.
Già in primo grado, per quell’aggressione che gli costò gravissime lesioni delle quali porta ancora oggi i segni, vennero condannati Rocco Pisani (difeso dall’avvocato Roberto Franco) e Anthony Rivella (difeso dall’avvocato Patrizia Gambino) a 6 anni e 8 mesi. I giudici torinesi hanno riformato parzialmente la sentenza togliendo 6 mesi portando ad una condanna finale di 6 anni e 2 mesi.
Ma è sulla terza imputata che Alessandro ha avuto parole di pietà compiendo un gesto nobile. Lisa Pisani, difesa dall’avvocato Alessia Trinchero, era stata condannata in primo grado a 2 anni e 8 mesi. Madre di due bambini piccoli, ha chiesto di concordare la pena (una sorta di patteggiamento in appello) per restare sotto la soglia della condizionale e non andare in carcere.
Per tale decisione, è necessario il parere della parte civile, Alessandro, che è sempre stato assistito dall’avvocato Marco Calosso.
Quando il barista ha saputo che la donna era madre non ha esitato: «Come faccio a non dire di sì? Quella donna ha due bambini piccoli, non mi sentirei la coscienza a posto pensandola in carcere e i figli a casa senza la madre. Avvocato, dica che accettiamo».
Pena ratificata dai giudici e imputata libera di fare la mamma fuori dal carcere.
Nel Canellese
- Redazione