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Asti, controlli anticovid della polizia: proposta di chiusura per due locali e diverse persone sanzionate

Gli agenti delle pattuglie di Volante hanno scoperto violazioni alle norme anticovid in due locali nelle zone est e ovest della città

Violazioni alle norme anticovid sono state scoperte dagli agenti delle Volanti della polizia in due locali della città di Asti. Su tutto il territorio della provincia proseguono, infatti, le attività di controllo della polizia predisposte dal Questore di Asti Sebastiano Salvo, finalizzate alla verifica del rispetto delle norme previste per il contenimento della diffusione del contagio; e il bilancio delle ultime due settimane è di due proposte di chiusura temporanea ad altrettanti esercizi pubblici e sanzioni a numerose persone, soprattutto nelle ore notturne.

Il primo locale “fuori norma” è stato trovato dai poliziotti della Squadra Volante nella zona ovest della città. «A seguito di una segnalazione giunta al 112 NUE, gli agenti hanno scoperto una decina di persone all’interno del locale, intente a giocare a carte e a consumare alcolici – segnala la Questura – Nei loro confronti la sanzione per violazione della normativa anticovid e anche per il titolare è scattato il verbale, con la proposta alla Prefettura di Asti per l’applicazione della sanzione accessoria, prevista dal DPCM, della chiusura provvisoria da 5 a 30 giorni».

Sempre nei giorni scorsi, ma nella zona est di Asti, i poliziotti della Squadra Volante, durante il servizio di controllo del territorio, hanno sanzionato i clienti di un bar scoperti a consumare cibi e bevande oltre l’orario consentito, tutti sprovvisti di mascherina ed inosservanti delle prescrizioni sul distanziamento sociale.

«Due dei clienti presenti sono stati inoltre denunciati per violazione della normativa sull’immigrazione in quanto irregolari sul territorio nazionale – aggiungono dagli uffici di corso XXV Aprile – E anche in questo caso il titolare dell’esercizio è stato sanzionato e nei suoi confronti è stata proposta la sospensione dell’attività dai 5 ai 30 giorni».

(Foto di repertorio)

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