Dalla richiesta di monete ai clienti di passaggio al centro commerciale ad una denuncia per tentata estorsione e la misura del divieto di avvicinamento. È il risultato di un’attività a cui hanno lavorato le Volanti della polizia di Asti. Nella mattinata di sabato, infatti, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Asti hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale nei confronti di un cittadino nigeriano ritenuto responsabile di un tentativo di estorsione nei confronti di una donna all’interno dell’area del centro commerciale di corso Casale.
«L’uomo, infatti, da qualche tempo aveva intrapreso una vera e propria attività lucrativa tramite l’accattonaggio svolto nell’area del centro commerciale. Tuttavia la sua attività di richiesta di “spiccioli”, spesso insistente e a tratti molesta, e che in alcuni casi l’aveva reso autore di veri e propri tentativi di estorsione, era rimasta impunita per l’allontanarsi delle parti lese, che una volta che si erano lamentate con agli addetti alla sicurezza del centro commerciale, si allontanavano senza contattare le forze dell’ordine – spiega la polizia – L’uomo, con i suoi atteggiamenti minacciosi e provocatori, turbava da tempo la quiete dei clienti del centro commerciale, già assillati dalla tensione emotiva data dall’emergenza epidemiologica in corso, ingenerando in alcuni di essi un forte senso di timore».
La situazione era nota ai poliziotti della Questura di Asti ed è stata dunque costantemente monitorata con discrezione. Le azioni dell’uomo sono state attenzionate nei giorni scorsi fino a riuscire a raccogliere la denuncia di una delle vittime del questuante, che è risultato avere a carico numerosi pregiudizi di polizia.
«In stretta collaborazione con la Procura di Asti, l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha dato seguito ad una dettagliata attività di raccolta di indizi probatori che hanno permesso l’emissione da parte del GIP del Tribunale di Asti del provvedimento della misura cautelare personale grazie al quale l’uomo non potrà più avvicinarsi alla parte offesa e, di conseguenza, ai luoghi dalla stessa frequentati, compresa tutta l’area del centro commerciale – indica la polizia – In questi giorni l’area continuerà ad essere assiduamente vigilata per verificare l’effettivo rispetto della misura inflitta all’uomo».