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Silvio Nargi
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Polizia Provinciale

Asti, dalle multe velox circa 7 milioni di euro all’anno alla Provincia: «Li reinvestiamo in sicurezza sulle strade»

Illustrato il bilancio di quasi un anno di attività.

«Gli autovelox non sono lì per fare cassa come tanti pensano. Sono lì soprattutto per rendere più sicure le strade. Ma non nego che gli introiti delle multe siano fondamentali per tenere in equilibrio il bilancio del nostro Ente». Sincero il presidente della Provincia Maurizio Rasero questa mattina alla presentazione dell’attività della Polizia Stradale provinciale che ha dato un quadro molto più ampio delle sue mansioni.

E il consigliere delegato Davide Migliasso ha presentato il conto: circa 10 milioni di euro contestati in multe dei quali 7 milioni incassati e gli altri avviati al ruolo per la riscossione.

Attività dettagliata dal comandante Silvio Nargi (nella foto di copertina) che ha ricordato come loro non possano essere identificati solo con gli “autovelox”, ma contano tanto anche i servizi di pattugliamento su strada per almeno tre volte alla settimana e, a breve, tutti i giorni grazie all’arrivo di nuovi agenti che portano a 7 i dipendenti in organico (il comandante, il vice commissario Ferlisi, 4 agenti e 1 assistente).

«I nostri posti di controllo sono concentrati soprattutto nei tratti di strada che i sindaci ci segnalano come fra i più pericolosi – ha detto il dottor Nargi – E parlo della provinciale fra Sessant, Serravalle e Meridiana di Settime, del Palucco e degli ex Comboniani, del rettilineo per Maretto e Castelnuovo Don Bosco, del tratto di strada fra Variglie e San Damiano o quello a Portacomaro Stazione. Aggiungiamo la provnciale a Refrancore, a Nizza in località Ponteverde teatro di incidenti mortali e altri con feriti gravi o alla Bazzana di Mombaruzzo. E poi Mombercelli, Castelnuovo Calcea o Rocchetta Tanaro per far rispettare i limiti di portata massima sul Ponte Tanaro».

Controlli che, in meno di un anno (da maggio 2024 a febbraio di quest’anno) hanno portato a verificare circa mille veicoli e, contestualmente, a contestare 156 violazioni.

Dalla mancata copertura assicurativa e revisione del veicolo alla guida senza patente o ai sorpassi dove non è consentito. Mancato uso delle cinture di sicurezza, uso del cellulare alla guida, passaggio con semaforo rosso, eccesso di velocità, uso improprio degli abbaglianti per segnalare la loro presenza sono altre tipologie di multe elevate.

Il comandante Nargi ha anche affrontato il delicato tema delle multe contestate, circa 800 l’anno, tutte in punto omologazione. E la stragrande maggioranza annullate dal Giudice di Pace del Tribunale di Asti per la mancata omologazione delle apparecchiature utilizzate per l’accertamento della velocità.

«Noi ci atteniamo alla circolare del Ministero dlel’Interno che, a fine gennaio di quest’anno, ha dichiarato che le procedure di autorizzazione e omologazione degli apparecchi sono sovrapponibili. In vista – spiega Nargi – di un decreto di omologazione atteso a maggio che dovrebbe regolarizzare, con una semplice certificazione, la maggior parte dei dispositivi già installati.

Migliasso, soprattutto sul tema dei rilevatori tipo “tutor”, ha aggiunto che non solo solo installati per far rispettare i limiti di velocità, ma sono così avanzati che rappresentano anche un ottimo deterrente per chi viaggia sulle nostre strade per compiere reati di altro genere, perchè vengono intercettati ed identificati. «E ricordo – conclude – che i soldi incassati per le multe, ci hanno consentito di asfaltare una parte di quei 1200 km di strade provinciali presenti nell’Astigiano, di rinnovare la segnalateica orizzontale, verticale e le protezioni nei punti più a rischio. Questo a beneficio di tutta la comunità».

 

 

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