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Cronaca

Asti, davanti ai giudici la torre radio alta 40 metri a Valle San Pietro

I lavori di innalzamento del traliccio di 40 metri sono finiti, secondo quanto riferito dalla proprietà, ma tutto è fermo perchè il Comitato (che è nato questa estate formato prevalentemente da alcuni residenti della zona, proprio non ci stanno ad averlo come “vicino di casa”) si è rivolto ai giudici.
“Tregua armata” per la torre radio di Valle San Pietro, il progetto presentato (e poi autorizzato) dall’ARPRS91 snc (Antenna Radiofonica Piemontese – Radio Studio 91 di Bellerate Ottavio e da Radio Torino 91 di Cubito Daniela snc).
Si tratta di una struttura in metallo alta una quarantina di metri, su basamento in cemento, destinata ad accogliere, secondo le intenzioni dei proprietari, le vecchie antenne radiofoniche preesistenti a poche decine di metri di distanza, ma suddivise in più tralicci e ad altezze minori. .
Contro il progetto, il Comitato presieduto da Gianluigi Fiore, residente a brevissima distanza dal traliccio che sovrasta una delle colline che si affacciano sulla città, aveva già fatto ricorso al Tar del Piemonte che però non lo aveva accolto.
Ora il legale del Comitato, l’avvocato Alberto Pasta, ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato.
Senza entrare troppo nel dettaglio del ricorso, viene chiesto che venga riconosciuto il danno al valore economico degli immobili di quell’area per la presenza del traliccio che rappresenta, si legge nel ricorso “un grave insulto panoramico, ambientale e paesaggistico”.
Vengono contestate le dimensioni del traliccio, non considerate “minimali” come previsto dal regolamento comunale vigente in materia e viene anche criticata la mancata partecipazione collettiva e democratica all’iter di questo progetto ritenuto così impattante.
Uno dei punti del ricorso, infatti, è proprio la mancata o non sufficiente pubblicizzazione del progetto per dare modo alla popolazione coinvolta di partecipare al processo decisionale.
Altro punto è quello che riguarda, secondo il comitato, la necessità di una concessione edilizia per la costruzione del traliccio e non della semplice autorizzazione a costruirla.
Altro punto in contestazione è l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione Piemonte: per il Comitato è stata decisa solo su base cartografica e non dopo un’approfondita istruttoria sul campo.
La discussione davanti al consiglio di Stato è già stata fissata nei prossimi giorni.
La proprietà, dal canto suo, dichiara: «I lavori di innalzamento del traliccio sono ultimati. Siamo in attesa di un benestare per l’installazione delle antenne che ospiteranno le varie radio.
Alla ricezione di quest’ultimo, inizieremo con l’installazione dei sistemi radianti.

Nel frattempo ci stiamo costituendo per il ricorso al Consiglio di Stato dopo che il Tar del Piemonte aveva già respinto il precedente».

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