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Cronaca
Guardia di Finanza

Asti, d’estate lavoro nero in vigna ma anche nei ristoranti

Doppio binario di monitoraggio contro lo sfruttamento del lavoro.

Non solo tra i filari, ma anche tra i fornelli: si è allargato il perimetro di controlli della Guardia di Finanza di Asti nella stagione estiva   per monitorare il tessuto economico in relazione alle attività che, proprio durante questi mesi, richiedono un maggior ricorso a manodopera straordinaria.

Sicuramente il lavoro in vigna, prima e durante la vendemmia è in pole position, con un settore vitivinicolo che copre una vastissima area di provincia, soprattutto al sud con  numerose aziende di produzione e commercializzazione di pregiati e rinomati vini Doc e Docg.

Proprio il prestigio dei vini astigiani e dei vigneti da cui nascono che si sono meritati il riconoscimento di Patrimonio Unesco, ha fatto crescere accanto alla produzione meramente vinicola, anche molte attività di accoglienza e ricettività a servizio dei turisti e dei visitatori sempre più attratti dai panorami vitati.

Per questo motivo il controllo della Guardia di Finanza è avanzato su un doppio binario.

E i risultati si sono visti. Fra giugno ed agosto i finanzieri di Asti in collaborazione con i colleghi della Tenenza di Canelli, hanno eseguito oltre 100 ispezioni; di queste circa il 10% hanno avuto una conseguenza penale. Sono stati infatti denunciati 10 responsabili per reati tributati e 7 per indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Ma è contro il lavoro in nero che si sono avuti i risultati più eclatanti, con tre aziende vitivinicole di Bubbio e Loazzolo e un ristorante di Castagnole Lanze che impiegavano dei dipendenti senza alcun contratto.

Su una trentina di lavoratori controllati, infatti, 10 (dei quali 7 stranieri) sono risultati completamente in nero; 9 di loro sono stati sorpresi al lavoro nelle vigne e uno dentro la cucina del ristorante. A questi si aggiungono altri quattro assunti irregolarmente o impiegati non in ottemperanza a quanto previsto dal contratto.

Alle aziende che li facevano lavorare in nero sono state elevate multe per poco meno di 130 mila euro e per due di loro è stata proposta, all’Ispettorato del Lavoro, la sospensione dell’attività imprenditoriale perchè il numero di lavoratori in nero scoperti superava il 10% della forza lavoro complessiva.

Non è finita qui. La Guardia di Finanza di Asti e Canelli ha annunciato che i controlli proseguiranno per tutto il mese di settembre con la stessa intensità, con particolare attenione al rispetto degli obblighi stabiliti dalla normativa in materia di lavoro stagionale.

 

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