Una brutta storia di molestie che incrocia la vita di un detenuto al carcere di Asti in semilibertà è finita al cospetto del GIP che lo ha condannato a 2 anni e 2 mesi revocandogli anche il beneficio di uscire di giorno dal carcere per andare a lavorare.
Lui è un uomo di 68 anni, V.S. già condannato per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, che ha beneficiato del regime di semilibertà spostandosi sui mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro. Ed è proprio in questo spostamento che ha molestato un gruppo di ragazzine astigiane, tutte studentesse minorenni presenti sul bus.
A far partire l’indagine è stata una di loro, figlia di un agente penitenziario in servizio al carcere di Asti, con il racconto fatto al padre della sgradevolissima esperienza vissuta con le amiche. Il padre non ha esitato a sporgere querela.
Le indagini sono state affidate alla pg della Procura di Asti, aliquota Polizia di Stato e Penitenziaria che, dopo un anno di lavoro, ha identificato nel detenuto l’autore degli atti persecutori ai danni della ragazzina e delle amiche grazie alle precise informazioni fornite dal genitore querelante e i delicati accertamenti che sono seguiti con immediatezza.
In abbreviato l’uomo è stato condannato a 2 anni e 2 mesi con la revoca del beneficio della semilibertà.
(foto di repertorio)