Prima avrebbe dichiarato di essere “Il Re dell’Albania”, poi si è ricreduto e avrebbe raccontato di essere Gianluca Zambrotta, salvo aggiungere che “Asti sarebbe esplosa a causa di una non meglio identificata bomba nascosta da qualche parte”.
È stato un posto di blocco piuttosto movimentato quello vissuto da alcuni agenti della polizia municipale di Asti, questa mattina in via Foscolo a pochi passi dallo Stadio Censin Bosia. Intorno alle 10 gli agenti hanno fermato una Fiat Panda gialla che viaggiava in direzione di via Conte Verde.
A bordo un ragazzo, poco più che venticinquenne, che ha bloccato l’auto davanti alla pattuglia salvo uscire dalla macchina gridando una frase sconnessa: «Volete l’auto o piuttosto volete me?».
Subito dopo si è quasi del tutto spogliato, rimanendo in slip, continuando a parlare con gli agenti a proposito della bomba, ma dando loro diverse generalità, probabilmente tutte inventate.
Mentre gli agenti hanno tentato di tranquillizzarlo, si è fermata una pattuglia dei carabinieri pronti a dare una mano per tenere sotto controllo il ragazzo che, nel frattempo, si è scoperto essere alla guida di un’auto non sua.
La Panda, infatti, era stata rubata poco prima in corso Casale a un uomo che l’aveva lasciata in sosta, con le chiavi inserite nel quadro elettrico, per fare una veloce commissione. L’auto è stata portata al comando della polizia municipale ed è già stata riconsegnata al legittimo proprietario.
Per quanta riguarda il suo conducente, che a un primo controllo sembra essere originario dell’Albania, ma non ha nulla a che vedere con re o calciatori di serie A, gli agenti hanno chiesto l’intervento del 118 per un ricovero d’urgenza al Cardinal Massaia. In ospedale è stato poi sottoposto a tutti i test del caso per accertare se, al momento del fermo, fosse sotto gli effetti di sostanze psicotrope o alcoliche. Al comando di via Fara sono stati invece avviati degli accertamenti per capire se il giovane abbia mai conseguito la patente di guida.