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allegretti di donato satragni
Cronaca
Codice Rosso Questura di Asti

Asti: «Fra dolore e pudore raccogliamo i racconti delle donne vittime di violenza»

La testimonianza di due ispettori donna della Questura di Asti che da anni ricevono le donne che decino di denunciare

Rappresentano una delle prime linee del fronte di chi, alla Questura di Asti, riceve le donne (ma non solo) che hanno subito maltrattamenti e violenze domestiche.
Sono gli ispettori Lucia Allegretti in servizio da molti anni alla Squadra Mobile e Sara Satragni, responsabile della sezione misure di prevenzione per vittime vulnerabili e minori.
«E’ sempre molto complesso ed emotivamente coinvolgente raccogliere la denuncia di una donna che si mette a nudo davanti a te e ti racconta anni di soprusi e maltrattamenti in famiglia – afferma Allegretti – spesso ci vogliono più incontri per far venire a galla i dettagli che a noi servono per corredare la querela da inviare in Procura. E tutto questo avviene in un mare di sofferenza e dolore, con i tempi che questo tipo di ricordi intimi e graffianti richiedono per le donne vittime».
E l’ispettore Allegretti ammette che si instaura sempre un rapporto con le vittime che va al di là dell’aspetto professionale. «Ci fanno confidenze così personali che è impossibile non entrare nelle loro vite anche quando la denuncia, i processi e il loro reinserimento nella società è concluso. La soddisfazione più bella è quando ti arrivano gli auguri e i saluti a distanza di anni e quando ti aggiornano, anche dopo tanto tempo dai fatti, sulla loro vita e sulla loro riconquistata serenità. Ringraziandoti perchè ti vedono come qualcuno che ha contribuito alla loro nuova vita».
Le denunce di stalking e maltrattamenti hanno tratti molto comuni, poi ci sono casi particolari.
«Come quello della donna che si è accorta di essere seguita in auto dall’ex che la tormentava. Non è riuscita a chiamare aiuto al telefono così è arrivata con la sua vettura qui davanti alla Questura, chiudendosi dentro, chiamando noi che siamo subito scesi. Ma nonostante fosse qui davanti, lui l’ha seguita, è sceso e ha tentato di forzare la portiera per affrontarla. Lo abbiamo arrestato in flagranza» dice ancora Lucia Allegretti.
Fra quelle più dolorose per le donne, ci sono le denunce di stalking da parte dei figli. «Queste querele arrivano davvero dopo tanti anni di sopportazione – spiega l’ispettore Satragni – perchè è lacerante per una donna ammettere il comportamento violento di un figlio nei suoi confronti. Eppure non sono rari».
L’ultimo caso è stato scoperto grazie alla sensibilità di una persona che ha notato dei lividi in una vicina di casa, anziana. Ha fatto la segnalazione in Questura ed è emerso che la donna da anni era vittima di maltrattamenti da parte del figlio.
Ma c’è anche un nuovo tipo di stalking che si sta facendo sempre più strada, ed è quello perpetrato da persone estranee alla famiglia o alle relazioni intrattenute dalla vittima.
«Riguarda gli spasimanti che si innamorano di una donna e, pur non ricorrendo a violenze o intimidazioni, la assillano al punto da crearle la stessa ansia da stalking “classico”» racconta ancora l’ispettore Satragni che sottolinea come nel 2023 sono stati due gli ammonimenti a uomini che continuavano a mandare fiori e regali a casa della donna di cui erano innamorati. Uno di loro dedicava continue poesie sui social alla donna, indicandone nome e cognome e mettendola in seria difficoltà con il compagno, con la famiglia, con i colleghi.

(Nella foto in copertina, da sinistra, Lucia Allegretti, il questore di Asti Marina Di Donato e Sara Satragni)

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