Non solo medici ed infermieri a rischio di aggressioni al Pronto Soccorso. Anche la guardia giurata di turno, chiamata ad intervenire in caso di disturbo e di tafferugli, è bersaglio di chi non si controlla e sfoga la sua rabbia contro chi si para davanti.
E’ quanto accaduto domenica sera al Pronto Soccorso di Asti dove proprio una delle guardie, nel tentativo di calmare ed allontanare un paziente ubriaco, è stata malamente strattonato e ha riportato una prognosi di sette giorni.
Non è la prima volta che accade e le cronache hanno già riportato di episodi in cui gli addetti alla sicurezza sono stati feriti nel tentativo di bloccare chi stava arrecando danni e disturbo al lavoro ospedaliero.
La direzione generale dell’Asl di Asti esprime sconcerto e censura per l’accaduto e solidarietà all’operatore aggredito nell’esecuzione del suo lavoro e ribadisce che è fondamentale garantire il necessario clima di sicurezza agli operatori sanitari e agli utenti in attesa di visita.
Fornendo anche alcuni dati: nel 2024 le aggressioni fisiche ai danni di personale dell’Asl o al suo servizio, si sono dimezzate rispetto al 2023 a seguito di alcuni accorgimenti che hanno limitato il contatto con il personale e protetto le aree di visita e cura. Sono scese da 8 a 4. Anche quelle verbali sono scese da 73 a 58. Ma rimangono comunque un fenomeno contro il quale gli operatori sanitari chiedono soluzioni sempre più efficaci.
«Ci auguriamo che l’episodio verificatosi al Pronto Soccorso rimanga isolato – afferma il direttore generale dell’Asl di Asti, Giovanni Gorgoni – l’azienda è impegnata a mettere in campo tutti gli strumenti a tutela dell’incolumità e della protezione del personale che opera per garantire sempre, a tutti i cittadini, la migliore accoglienza e il miglior servizio possibile».
Una risposta
Sono stato proprio in questi giorni in Pronto Soccorso per una brutta caduta e non posso che complimentarmi con i medici, gli infermieri e gli operatori . Pur essendo in codice azzurro (vedevo, come logico, i codici rossi e gialli passare prima di me) sono stato seguito con competenza e cortesia. Non riesco nemmeno ad immaginare come le persone che ti assistono e ti curano possano subire aggressioni verbali e fisiche.
Tutta la mia solidarietà agli operatori del Pronto Soccorso.