Ha solo 20 anni
E’ un elenco lungo quello che i carabinieri hanno fatto a L. M. G., 20 anni, astigiano, accusato di essere lo scippatore seriale che da agosto a metà settembre ha compiuto sette colpi per strada, strappando le collanine dal collo di donne anziane o sole.
Il lungo elenco di colpi
Modus operandi identico in tutti i casi, così come ricostruito dai carabinieri di Asti: Il primo episodio accadeva il 25 agosto a San Damiano d’Asti quando un ragazzo, dopo essersi avvicinato a piedi ad una signora ottantacinquenne, le strappava dal collo una collana in oro fuggendo subito dopo; l’attenzione si spostava su Asti quando, il 7 settembre, la vittima veniva individuata in una signora settantanovenne alla quale veniva strappata dal collo una collana in oro; due giorni dopo un’altra collana in oro veniva strappata dal collo della vittima, sempre una donna in tal caso cinquantatreenne; il 10 settembre, la vittima veniva scelta a Canelli in una signora settantaquattrenne che però, accortasi di essere avvicinata da un ragazzo in modo strano, reagiva tanto da mettere in fuga il malintenzionato; il 14 settembre venivano messi a segno ben due furti con strappo con le solite caratteristiche della vittima, scelta in una donna, prima a Nizza Monferrato e, dopo alcune ore, a Canelli; il giorno dopo, il 15, lo scippatore seriale ricompariva ad Asti strappando l’ennesima collana ai danni di una signora settantunenne.
Alla ricerca dello scippatore hanno collaborato tutte le Compagnie del Gruppo Provinciale: Asti, Canelli, Villanova, le cui pattuglie, di volta in volta, intervenivano per raccogliere la denuncia delle vittime spaventate.
Telecamere e testimoni
Ancora una volta sono state le telecamere di sorveglianza a ricoprire un ruolo decisivo nell’identificazione dello scippatore insieme alle testimonianze sia delle vittime che di chi aveva assistito, in taluni casi, allo scippo.
Quella Panda bianca sospetta
Il cerchio si è stretto intorno ad una Fiat Panda bianca che veniva notata sempre nelle vicinanze delle vie in cui avvenivano gli scippi; da ingrandimenti delle immagini i carabinieri sono riusciti a recuperare la foto del giovane che la guidava fino a riconoscerlo, visto che aveva già precedenti per reati contro il patrimonio.
La sua foto riconosciuta dalle vittime
Una volta sottoposta la sua foto segnaletica alle vittime, quasi tutte lo hanno riconosciuto. Di qui la richiesta di misura cautelare in carcere che è stata autorizzata dal Gip. La perquisizione nella sua abitazione purtroppo non ha portato al rinvenimento delle catenine ma ha comunque consentito di sequestrare gli indumenti indossati durante gli scippi che, grazie a testimonianze e filmati, lo collegano ulteriormente alla catena di furti con strappo. Attualmente è richiuso al carcere di Asti in attesa dell’interrogatorio di garanzia del Gip.
d.p.