Un colpo assestato al “mondo” che vive sui proventi delle truffe agli anziani (e non solo).
I carabinieri di Asti, che hanno intensificato i servizi dedicati al contrasto delle truffe ai danni delle persone più fragili e dei furti in abitazione, nel primo pomeriggio di giovedì si son oimbattuti in una “batteria” in arrivo dalle zone di Mantova, Cremona e Parma.
Il primo incontro con i tre è avvenuto sull’autostrada Torino-Piacenza, quando la pattuglia di carabinieri in borghese si è imbattuta in un’auto molto potente che prsentava una targa contraffata; l’auto, sulla quale viaggiavano tre uomini, stava viaggiando a forte velocità e creava non poco pericolo di incidente con gli altri automobilisti in transito.
Tante le segnalazioni arrivate sulla pericolosità della condotta di quell’auto di grossa cilindrata così che i carabinieri si sono messi sulla sua scia e l’hanno seguita al casello di Asti Est, dove è uscita e dove è stato possibile fare il controllo senza mettere a rischio l’incolumità degli altri automobilisti e dei carabinieri operanti.
Quando si sono visti circondati dai carabinieri, i tre sono scesi dall’auto e hanno tentato di scappare a piedi nelle campagne intorno al casello, resistendo anche in modo violento all’arresto che comunque è andato a buon fine. Immobilizzati, sono stati portati dai militari al Comando provinciale e l’auto è stata presa in custodia e accuratamente perquisita.
E’ bastato aprire il bagagliaio per capire la preoccupazione dei tre occupanti. Infatti, oltre alla targa contraffatta che portava numeri e lettee effettivamente appartenenti ad un altro veicolo di uguale marca e modello, i carabinieri hanno trovato numerosi gioielli e denaro contante, arnesi di quelli usati per forzare porte e finestre oltre ad aprire casseforti e, soprattutto, falsi tesserini di riconoscimento e distintivi che richiamavano quelli dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Locale ma anche di varie aziende operanti nella gestione di acqua, gas. E poi ancora bombolette con spray urticante, ricetrasmittenti sintonizzate sui canali delle forze di polizia e delle società autostradali e altre targhe contraffatte.
E’ bastato attingere alla banca dati delle denunce sporte nelle ore immediatamente precedenti per scoprire che parte della refurtiva trovata sull’auto fosse stata rubata durante la stessa mattinata in alcune case delle province di Mantova, Cremona e Parma.
Inevitabile l’arresto dei tre: Adriano Sacco, 31 anni, Angelo Bresciani 45 anni, Angelo Demetrio 27 anni, residenti fra Asti e Cuneo.
Le accuse sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ricettazione, possesso di segni distintivi contraffatti in uso ai corpi di polizia e installazione di apparecchiature per intercettare comunicazioni.
Stamattina il Gip del tribunale di Asti ha convalidato l’arresto disponendo per tutti e tre la detenzione in carcere.