Di nuovo nei guai il noto commercialista astigiano Pierpaolo Gherlone che questa mattina è stato raggiunto, a Livorno, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal gip di Asti in seguito ad un’indagine della Guardia di Finanza e della Procura.

In questo momento è in viaggio verso Asti, scortato dai finanzieri, dove verrà sentito per l’interrogatorio di garanzia in presenza del suo avvocato Serse Zunino.

A Gherlone sono contestati diversi reati di tipo finanziario. Il primo è la truffa sui finanziamenti e i contributi pubblici per il Covid 19 perchè, in qualità di rappresentante legale di due società della provincia di Asti, al fine di conseguire indebitamente i contributi per il Covid 19  per un totale di circa 18 mila euro, avrebbe comunicato all’Agenzia delle Entrate un volume d’affari fittizio calcolato sulla base di fatture inesistenti in modo da comprovare così il calo di un terzo del fatturato per ottenere i contributi pubblici.

L’altro filone di indagine riguarda invece la bancarotta fraudolenta perchè, nella veste di liquidatore di due società astigiane dichiarate fallite nel 2020 dal tribunale di Asti, Gherlone avrebbe distratto e dissipato somme pari a quasi 650 mila euro con prelievi in contanti dai conti correnti aziendali destinati ad ingiustificati pagamenti. Parte di queste somme, si legge in una nota della Guardia di Finanza, sarebbe stata trasferita in altre attività economiche e imprenditoriali sempre riconducibili a lui e questo concretizza anche il delitto di autoriciclaggio e indebita compensazione fiscale.

All’atto della notifica dell’ordinanza, la Guardia di Finanza ha disposto anche l’ingente sequestro di 723 mila euro.